Fratelli d’Italia, oggi l’Italia s’è desta con quattro pappine sull’elmo di Scipio che rintrona come un campanone. Fa male, fa tanto male accorgersi che l’unico Mario attorno al quale possiamo stringerci a coorte è quello che ci tassa. Siam pronti alla morte, è vero, ma che a darcela sia un tizio che si chiama Jordi Alba è troppo.
Fratelli d’Italia svegliamoci dal sogno. Questo dolore che ci fa sfasciare le piazze dove l’Italia ci chiamò è artificiale; è il frutto degli esperimenti che gli scienziati pazzi della televisione hanno fatto con i nostri sentimenti.
Hanno montato una punizione di Pirlo con la faccia di Falcone; hanno mescolato le immagini dei terremoti e delle alluvioni con quelle di una palla che entrava in rete; hanno raccontato una formazione con i toni di Pietro l’Eremita alla Prima Crociata; hanno parlato di appuntamento con la storia. Ci hanno ubriacato come fanti in una trincea della Prima Guerra Mondiale.
Fratelli d’Italia, ieri abbiamo perso la partita, non è che hanno ucciso 17 cristiani a Messa in Kenya.