Dalle 11.00 di oggi il cortile e la facciata della Casa Pediatrica del Fatebenefratelli di Milano cambia aspetto: i Supereroi dell’artista palermitano Domenico Pellegrino, con il calore delle loro cromie e dei motivi siciliani che li caratterizzano, hanno fatto la loro comparsa per allietare la degenza dei bambini ricoverati nel reparto, divenendo i loro simbolici protettori. L’istallazione, che rimarrà permanentemente in loco, fa parte della mostra Il mito contemporaneo aperta, da oggi fino al prossimo 4 dicembre, presso la Fondazione Maimeri. <<Sono molto felice di aprire la mostra alla Fondazione Maimeri – ha sottolineato Domenico Pellegrino – e di questo invito a portare un contributo al progetto della Casa Pediatrica del Fatebenefratelli: sin da piccolo ho utilizzato i colori Maimeri, che sono per me un indelebile ricordo di quegli anni, una presenza allegra ma anche decisiva, se vogliamo. Spero che oggi riescano a dare altrettanta energia e ottimismo a tutti i bimbi che passano da questa struttura ospedaliera: il colore salverà il mondo!>>
L’installazione non fa altro che aggiungersi alla poliedrica collezione di arte contemporanea che il progetto Arte come Terapia, ideato da Donata Berger, ha portato nella nuova Casa Pediatrica. Le stanze del reparto per l’infanzia ospitano le opere di numerosi artisti e designer che con la loro creatività hanno reso gli spazi dell’Ospedale più allegri e colorati, a misura di bambino. E le opere di Domenico Pellegrino rispondono perfettamente a quest’esigenza, invadendo con il loro colore e la loro forza comunicativa gli ambienti cui sono destinate. Le opere che si trovane, invece, presso la Fondazione Maimeri, celebrano la tradizione Siciliana tanto cara all’artista: si tratta di opere uniche in vetroresina concepite per intessere un forte legame con lo spazio che le accoglie. I supereroi dei fumetti americani tornano anche qui, insieme alle luminarie siciliane, soggetti tanto cari all’artista che, attraverso un percorso per immagini e associazioni, ci riporta a tratti indietro nel tempo, in un’affascinante Palermo post bellica che, con lo sbarco alleato, si scopre influenzata dall’immaginario americano e dai suoi eroi.