Cari amici, dopo essere stata rinchiusa per due mesi e mezzo a casa a causa della Sla, tra batteri di tutti i generi e cannule difettose, ho voluto riprovare ad uscire per andare al palazzetto, sapendo benissimo di non essere per niente a posto. Nonostante i “rimproveri” di un caro amico che mi consigliava di non rischiare la mia salute per la partita tra Dinamo e Capo d’Orlando e, visto che avevo aspettato già molto, avrei dovuto aspettare ancora due settimane per essere più in forze, io da brava testarda quale sono, ho deciso che avrei tentato. A questo caro amico “grillo parlante”, se ne è aggiunto un altro che mi diceva le stesse cose… Ufffff, ero tra due fuochi ma alla fine hanno desistito vedendo che ero decisa… li ho convinti… buuuuuu!
Conoscete la mia proverbiale testardaggine e, nonostante le strigliate ricevute, ho deciso di andare ugualmente… quando una è “testona è testona”! Nessuno mi avrebbe fatto cambiare idea…..
Arrivata al palazzetto sono venute immediatamente a salutarmi le persone dello staf Dinamo, amici tifosi e soprattutto la “mia addetta stampa” Valentina… (ih ih ih ih… ho l’addetta stampa pagata dalla Dinamo…) che aveva fissato la mia intervista con la TV Videolina per la trasmissione “Tiri liberi”!
Beh, un ritorno alla grande! Peccato non fossi per niente pronta per questo rientro!
Tra l’altro, il movimento per mettermi in carrozzina, gli scossoni della macchina (dato che le strade della mia città sono tutto un programma) e tutto il resto hanno scatenato l’inferno nella mia trachea! Più mi aspiravano, più veniva fuori il mondo. E c’erano persone intorno a me che impedivano la mia sistemazione e intralciavano la mia Ica che cercava di aspirarmi. Una situazione difficile per me, che, per di più, non sapevo dove guardare perché mi parlavano tutti insieme: c’era l’intervista di mezzo ed era particolarmente difficile per me leggere il cartello con le persone intorno che non consideravano che non stavo ancora bene… Questo è il prezzo da pagare!
La partita? Non è stata un granché, l’Orlandina ha giocato “da Dinamo” e noi sembravamo una fotocopia venuta male della grande squadra che siamo. Comunque sia, abbiamo vinto per il rotto della cuffia… Certo non mi aspettavo un mio rientro così: vedere una Dinamo brutta, brutta, brutta, ma abbiamo portato i due punti a casa.
Come sempre, a fine partita, mi sono fatta portare a bordo campo per ringraziare i ragazzi e non vi dico cosa mi hanno detto, ma erano dispiaciuti e mortificati per come avevano giocato.
Ma io guardavo già avanti, proiettata verso una partita per me molto più importante, quella di beneficenza tra la PMS Torino e la mia Dinamo. Infatti qualche giorno dopo, la mia Dinamo ha vinto il primo trofeo Reale Mutua Cup! Ma quel giorno non importava a nessun risultato perché abbiamo vinto noi malati di Sla e l’associazione di Marco Berry! Credo che il canestro segnato dal nostro presidente Aisla Massimo Mauro sia stato il più importante. Una partita tosta, divertente e spettacolare e giocata con tanto cuore. Finita la partita, Massimo mi ha scritto delle parole importantissime: «Io non mollo fino a trovare una cura»! Grazie Massimo ne sono certa!
Io, naturalmente, ero lì col cuore e ho visto questa partita in TV ma ho apprezzato il buon cuore dei torinesi e di chi a partecipato al primo trofeo Reale Mutua, trofeo della solidarietà… GRAZIE TORINO.
Ecco le mie due partite importanti dopo circa due mesi e mezzo di reclusione forzata: il mio rientro al palazzetto (esperienza fallita per le mie condizioni di salute) e la partita per i malati di Sla.
Ringrazio tutte le persone che si adoperano a favore di tutti i malati e i sofferenti e faccio gli auguri di una serena Pasqua ricca di salute a tutti voi.
Bacioni,
Susanna
QUESTA MIA ESPERIENZA LA VOGLIO DEDICARE AD ANGELINO…. GRAZIE PER CIÒ CHE MI HAI REGALATO IN QUESTA VITA….