Protagonista della mostra Daily Golgotha aperta presso il Museo di Palazzo Pretorio di Peccioli, la croce è un oggetto e un simbolo che immediatamente associamo al calvario della nostra esistenza, ma è necessario accostarsi con uno spirito diverso alla sua forma di origine ancestrale, sgomberando la mente dalle negatività del quotidiano e abbracciando un modus vivendi se non del tutto positivo, almeno speranzoso. «La Croce è il simbolo più diffuso in tutto il mondo sin da tempi remoti – afferma Francesco Buranelli, curatore della retrospettiva–, poi divenuto – dopo la morte di Gesù – identitario della Cristianità. Nel ‘900 molti artisti hanno “laicizzato” il simbolo della Croce trasformandolo in un segno potente che ha interpretato la sofferenza di un secolo così tormentato».
Sono le opere di Meneghetti a rendere viva e accattivante questa discussione che ci coinvolge tutti. Presentate in evoluzione cronologica ed emotiva, le sue croci, visibili nella sede ospitante fino al prossimo ottobre, ci raccontano la sua concezione del presente in modo inusuale e inaspettato dove molta attenzione viene data all’amatissimo – anche dai “profani”.