VOTA ASOR ROSA ATOV. Asor Rosa torna sul «golpe democratico»: invita a votare perché «è in ballo la possibilità di riportare il paese a un gioco democratico normale».
Didascalia della Repubblica
COME DIRE: SIAMO SERENI. A un giornalista che chiede (a Bossi, ndr) che cosa succederà se il centrodestra dovesse perdere a Milano: «Noi vinceremo, pezzo di m…».
Rodolfo Sala, la Repubblica
NOTIZIE PROT. Su Repubblica.it l’audio della pernacchia di Bossi a Formigoni.
Segnalazione della Repubblica
COMPLIMENTI. Qualcuno, anche dentro il mio partito, dice che in queste consultazioni ha vinto l’estremismo, che non c’è da rallegrarsi. Ma io dico che oggi vince soprattutto, e ovunque, l’opposizione a Berlusconi.
Massimo D’Alema, la Repubblica
INDAGAMI ANCORA AMORE. A sera, una piazza Dante gremita di giovani si stringe intorno a Roberto Vecchioni, che incita De Magistris.
Conchita Sannino, la Repubblica
ANCHE GLI ELETTORI, PARE. Che si voti nel 2012 o nel 2013 non fa differenza, ormai. Il premier ha sottovalutato Fini.
Italo Bocchino intervistato dalla Repubblica
INSOMMA, È UN GAVETTONE. De Magistris ha una cosa che lo accomuna al nostro esperimento politico: è un elemento innovativo e dirompente.
Italo Bocchino intervistato dalla Repubblica
EH SÌ, È CAMBIATO IL VENTO. Fitoussi: «Basta voti dalle agenzie di rating, su di voi sbagliano». L’economista: incompetenti sui debiti sovrani, il vostro paese è solido.
Titolo della Repubblica
SOLUZIONE FINALE. La decisione di Standard & Poor’s di mettere l’Italia in “negative watch” è corretta e appropriata. (…) Il problema da risolvere subito è l’imbarazzante persona di Berlusconi.
Nouriel Roubini, la Repubblica
LIBICI, DITE VOI STOP. L’Unione Europea sosterrà la ribellione non soltanto ora, ma fino a quando i libici lo vorranno.
Catherine Ashton, responsabile della diplomazia europea, la Repubblica
ONLY FOR ME. Potenza delle famiglie allargate. Mi sento egoista per aver fatto nascere Dylan così? Un figlio è sempre un atto per sé, il resto viene dopo.
Matteo, “marito” di Anthony e padre di Dylan, la Repubblica