Le Luminarie di Flavio Favelli
«Le luminarie con la loro struttura in legno dipinta di bianco e i disegni delle lampadine mi hanno sempre affascinato sia formalmente che per l’ampio immaginario che evoca il loro utilizzo». Sono queste le parole con cui Flavio Favelli racconta il percorso creativo che lo ha portato a Luminaria Essay, la retrospettiva site specific da lui concepita e aperta fino al 27 agosto presso Palazzo Risolo e l’Ex Convento dei Frati Francescani Neri nella cittadina salentina di Specchia (Le). «Il mio intento è stato quello di costruire, attraverso un laboratorio pratico con giovani studenti e giovani artisti, un’intera mostra su questo materiale, una mostra finalizzata a sviluppare nuove possibilità di forme e significato. Ho utilizzato la struttura delle vecchie luminarie come materiale per nuove opere. Ho prelevato luminarie dismesse da varie ditte del Salento coinvolgendole in modo attivo nel mio progetto e creando una mostra diffusa site-specific secondo un approccio di ricerca incentrato sulla mia personale lettura del territorio e del paesaggio».
Da decoro tipico delle feste patronali pugliesi, le luminarie sono diventate opere d’arte modellabili e trasformabili, sculture che sottolineano l’importanza del passato e della tradizione che, una volta elaborate, si prestano ad una interpretazione nuova che si inserisce perfettamente nell’austera architettura dell’Ex Convento francescano e nei medievali ambienti del Palazzo Risolo, dando vita ad un percorso suggestivo, creativo e intriso di tradizione.
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