Cari amici, il Covid ha generato davvero una pandemia e l’umanità è stata falcidiata quanto altrimenti mai quest’anno? Chissà, forse col tempo si sapranno i numeri veri dei contagiati e deceduti e si porrà fine alla guerra tra allarmisti e negazionisti. Una cosa però è certa da ora: questa situazione ha permesso di restringere gli ambiti di libertà di tutti e di ridurre la capacità di percepire e difendere i diritti di ciascuno. Dico questo sulla base dell’esperienza che vi racconto.
Insegno al Istituto Comprensivo Bruno Munari di Milano, nella periferia Ovest, periferia: luogo da sempre amato dalle élite per effettuare interessanti esperimenti sociali. Con professionalità e molto lavoro gli insegnanti si sono spesi per aprire l’istituto a tutti gli alunni in sicurezza e nel rispetto delle norme il 14 settembre. Dopo due settimane di scuola, i primi di ottobre è stato aperto nell’istituto un cantiere per lavori di consolidamento…
Questo ha comportato: lo spostamento delle classi perché a rotazione venivano interessate dai lavori, l’uso della palestra come aula con la conseguente interruzione delle lezioni di educazione fisica, impossibili anche nel cortile dove era situato il cantiere, l’inagibilità della sala docenti. Ma il ritardo dei lavori ha portato venerdì la dirigenza a diramare l’avviso: da lunedì, per almeno tre giorni 2 CLASSI TERZE avrebbero fatto lezione a distanza (i ragazzi a casa, gli insegnanti che si alternano in qualche buco davanti a un PC). Si chiedeva alle famiglie e ai docenti comprensione, pazienza e collaborazione.
Tutti con grande disciplina e in silenzio si sono adeguati.
Ma io, vostra affezionata lettrice, alzo il capo!
COME? Lezione a distanza? Ma fino a prima del Covid chi l’avrebbe anche solo immaginata? E diciamo che nel pieno della pandemia la lezione a distanza era un modo per tutelare gli “utenti”, ma ora? Chi stiamo tutelando? L’inefficienza delle istituzioni??
Il Comune o chi per esso non è in grado di effettuare i lavori di sua pertinenza nei tempi e nei modi opportuni e invece di affiancare le famiglie in una protesta per l’interruzione di un servizio che è un diritto garantito dalla costituzione, la scuola escogita l’escamotage della Dad, confina ragazzi sani in clausura forzata davanti al pc, e copre l’incapacità dell’amministrazione!!!
Io sono esterrefatta e anche spaventata. Il covid passerà, ma la perdita del senso civico temo che invece sia per sempre.
Anna Chiroli – Milano