È scientificamente provato che spalmarsi una crema risveglia l’immaginazione, che il trucco aiuta a sostenere meglio lo sguardo altrui e che una seduta dal parrucchiere aiuta a migliorare l’umore. Sono alcuni risultati raccolti da ricerche svolte da L’Oreal, la nota casa di cosmetici francese. Alcuni ricercatori giapponesi, inoltre, hanno rilevato che l’applicazione del make-up produce risposte immunologiche positive e che annusando un profumo, l’immunoglobulina, un potente anticorpo, aumenta del 20% nel nostro corpo. Non è un caso, perciò, se sempre più stilisti (Armani, Calvin Klein e Prada, solo per citarne alcuni) lanciano i loro prodotti di bellezza. Tuttavia la ricerca della felicità, e perciò la corsa alla bellezza, è un’esigenza planetaria. Pensate al Brasile: ha finito il silicone. Lo Stato non riesce a produrre quantità sufficienti della miracolosa sostanza rispetto alla quantità crescente di richieste. Infatti, sono sempre di più le brasiliane che affidano glutei, seni e connotati alle cure della chirurgia estetica: le quasi 10mila operazioni eseguite del 1998 sono diventate 22mila nel 1999. Belle sì, felici forse, sfruttate anche. (mcpavarini@tiscalinet).
Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994
Codice ISSN
online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241
Direttore responsabile
Emanuele Boffi