Belgio. L’eutanasia per i bambini arriva al voto in Senato

Di Leone Grotti
22 Novembre 2013
Il prossimo 27 novembre la legge sarà votata in Senato. Poi dovrà passare alla Camera

Il Belgio è pronto per votare l’estensione dell’eutanasia ai minori di 18 anni e ai pazienti dementi che non sono più in grado di esprimere la propria opinione. Il prossimo 27 novembre, secondo quanto dichiarato dal senatore Jacques Brotchi, «potremmo votarla in Senato, abbiamo già la maggioranza». La legge dovrà poi essere discussa e votata alla Camera.

EUTANASIA AI BAMBINI. L’eutanasia in Belgio è legale dal 2002. Se l’estensione verrà approvata, ha spiegato il socialista Philippe Mahoux, i medici potranno porre «fine alla vita di un bambino, qualora si trovi in una situazione medica senza uscita, in uno stato di sofferenza fisica o psichica costante e insopportabile, e che presenti una domanda di eutanasia».
Non è stato fissato nessun limite di età ma psichiatri e psicologi dovranno valutare la «capacità di discernimento» del bambino con la «garanzia che ciò che esprime sia ciò che comprende». Per l’autorizzazione definitiva servirà anche l’autorizzazione di entrambi i genitori (in caso di disaccordo tra loro non si potrà procedere), che riceveranno un accompagnamento psicologico anche dopo la morte del bambino.

BELGIO INSEGUE L’OLANDA. Il Belgio raggiungerebbe così l’Olanda, dove il Protocollo di Groningen autorizza già l’eutanasia per i minorenni fin dal 2004. Amsterdam, in realtà, ha già fatto un ulteriore passo avanti, approvando un documento che cita la “sofferenza dei genitori” tra i motivi che autorizzano la pratica dell’eutanasia su un neonato o un minore. Secondo quanto dichiarato da sedici pediatri (anche di ospedali cattolici), che hanno scritto una lettera aperta al governo, i medici contravvenendo alla legge già uccidono i bambini con l’eutanasia.

LEGGE FUORI CONTROLLO. Come dimostrato da numerosi rapporti e da un film documentario dedicato al tema, la legge sull’eutanasia in Belgio viene continuamente abusata ed è fuori controllo. Non solo la metà dei casi che avvengono non sono riportati ma la commissione incaricata di controllare che la legge sia rispettata si è dichiarata impotente a svolgere il suo lavoro.

CONFLITTO DI INTERESSI. La commissione inoltre, come rivelato dalla Coalizione per la prevenzione dell’eutanasia, non è estranea a palesi conflitti di interessi. Per dieci anni il suo presidente è stato Wim Distelmans, l’oncologo che ha somministrato l’eutanasia al transessuale Nathan Verhelst e considerato «l’eroe della buona morte» in Belgio. Fa specie che l’uomo che dovrebbe controllare in modo imparziale eventuali abusi della legge sia anche quello che somministra e sponsorizza l’eutanasia in giro per il paese.

@LeoneGrotti

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