
Belgio, Léonard: «L’eutanasia ai bambini è solo l’inizio. Ci saranno altre estensioni e noi dobbiamo essere pronti»
«L’estensione dell’eutanasia ai minori è solo la prima tappa, ne verranno altre. E io spero che quel giorno sapremo mobilitarci ancora meglio». A parlare così è l’arcivescovo di Malines-Bruxelles André-Joseph Léonard (il monsignore preso di mira dalle Femen), che nei mesi scorsi ha organizzato in Belgio una veglia di preghiera per riflettere e fermare l’estensione dell’eutanasia.
Il presidente della conferenza episcopale belga è intervenuto ieri alla presentazione del libro “Il vaso di Pandora, riflessioni sull’eutanasia da una prospettiva cristiana”.
AUTODETERMINAZIONE. Per presentare il libro di René Stockman, della congregazione dei Frati della carità, è intervenuto anche il rettore dell’università di Lovanio Rik Torfs. Per Léonard il nodo della legge sull’eutanasia «è il problema dell’autodeterminazione ma in realtà non è mai solo questo. Quando qualcuno chiede l’eutanasia fa una pressione pesante sulla libera scelta di molte altre persone. Tocca in primo piano la professione medica perché quando l’eutanasia viene banalizzata bisogna andare a modificare il giuramento di Ippocrate».
NUOVE ESTENSIONI. A chi pensa che con l’eutanasia ai minori il Belgio abbia toccato il fondo, l’arcivescovo risponde così: «Che cosa succederà quando sarà accettata nel caso di persone anziane stanche della vita o che desiderano non essere un peso per i propri cari? – riporta La Libre – I media presentano i richiedenti come persone generose, citando a titolo di esempio uno scrittore e un premio Nobel (Hugo Claus e Christian de Duve, ndr)».
OBBLIGO DI MORIRE. Ma il passo “dall’essere generosi” chiedendo l’eutanasia ad essere egoisti non chiedendo di farsi uccidere è molto breve: «Le persone che non vorranno spirare nel momento prestabilito e in modo discreto saranno considerate come degli egoisti?». Si passerà dunque dal diritto di morire all’obbligo di morire?
Léonard non è in grado di dire quando sarà compiuta quest’ultima tappa, spera solo che «quando arriverà quel giorno saremo pronti a far sentire la nostra voce».
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4 commenti
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Per i neonati e’ da anni quello che propongono Peter Singer e suoi accoliti, che considerano discriminazione trattare in modo diverso uomini e animali (specismo). Per gli anziani esistono già studi commissionati anche in UK sui risparmi che si avrebbero “invitando” i nonnetti a saltare dal cornicione. D’altra parte con la crisi demografica che sta attraversando l’occidente, il welfare crollerà entro pochi anni.
Stanno già lavorando per estendere l’aborto ai neonati, proprio perché non c’è soluzione di continuità
“Quando arriverà quel giorno saremo pronti a far sentire la nostra voce” Angosciante!! Potrebbe essere una voce nel deserto!