Abbiamo detto della rivolta degli elettori contro la partitocrazia sugellata dal referendum Segni. Il secondo evento che indica la crisi del sistema è l’emer- sione della Lega Nord proprio nelle regioni che erano sta- te la matrice della Dc: la Lombardia e il Veneto. Si tratta di una protesta di cattolici contro l’unità dei cattolici at- torno alla Dc voluta dai vescovi: la Lega è un fenomeno di dissidenza e di protesta politico religiosa di cattolici e solo più tardi tenterà una forma religiosa neopagana con il culto del dio Po. Una religione della terra, non del cielo, ma pur sempre una forma religiosa. Il suo successo nelle elezioni del ’92 è il primo segno che l’unità dei cattolici at- torno alla Dc comincia a scricchiolare.
Tuttavia nel ’92 i partiti di governo ottengono ancora la maggioranza in Parlamento. Ma essi sono delegittimati in se stessi e per questo non capiscono la gravità della si- tuazione: non comprendono che il loro tempo è finito. E come ogni classe dirigente finita, organizzano essi stessi la loro deposizione. Contribuisce il presidente della Re- pubblica non risolvendo la crisi di governo con l’incarico a Craxi. Si dimette prima della scadenza del mandato. Il candidato designato dalla maggioranza pentapartita e Forlani: ma sono i democristiani (probabilmente andreot- tiani, Andreotti è colui che ha inventato i franchi tiratori) a fargli mancare i voti; la Dc si è suicidata. Ed è significati- vo che l’ultimo anello del suicidio della Dc sia un demo- cristiano che è stato a lungo all’opposizione, come Pertini nel Psi. E’ questa la ragione per cui Marco Pannella lo candida. E’ singolare: Scalfaro è la vittoria della destra de- mocristiana contro il centro sinistra democristiano. Le lotte intestine della Dc raggiungono ora il massimo livel- lo. Sarà Scalfaro a determinare la possibilità definitiva della eliminazione della Dc: egli si allea, conformemente alla sua cultura politica moralista, con i giudici. La sua elezione indica che il pentapartito è finito e la Procura di Milano può iniziare la sua azione. L’elezione di Scalfaro è
l’atto finale del suicidio della Dc.
Nel ’92 e nel ’93 la Procura di Milano, che usa il carcere come tortura, mette sotto accusa i partiti di governo e i loro esponenti nell’industria di Stato. Si ha il linciaggio giudiziario dei partiti di governo, e sempre in base al teo- rema del “non poteva non sapere”. Cade l’idea del carat- tere personale del reato: Borrelli e Di Pietro considerano i dirigenti dei partiti di governo come una associazione mafiosa. E per questo trattengono in carcere gli imputati sino a che non facciano dei nomi.
II Pds e Rifondazione comunista non sono indagati. Pri- mo Greganti, un comunista duro, sembra persino gloriar- si del suo arresto. E viene rilasciato e egli lo sapeva da tempo. La connessione tra un gruppo di procuratori della Repubblica e settori del Pds appare ora in piena luce:
lo scopo è la distruzione di tutti i partiti democratici occidentali. E la successione a loro del partito postcomu- nista.
La sinistra democristiana si allea immediatamente al di- segno del Pds. Un esponente della sinistra di base, Mino Martinazzoli, sostituisce Arnaldo Forlani nella segreteria politica della Dc. E accetta il maggioritario che il segreta- rio del Pds vuole e che è imposto dai referendum Segni, ora resi legittimi dalla Corte Costituzionale che nel ’90, non li aveva ammessi. La crisi travolge tutti i poteri. E’ la sinistra democristiana che, con Sergio Mattarella scrive la legge elettorale, un misto di maggioritario e di proporzio- nale. Ma il progetto di Martinazzoli è chiaro: porrà i de- mocristiani di sinistra nel proporzionale e gli altri nel maggioritario. Il sistema elettorale, confezionato dalla si- nistra democristiana, è fatto apposta per garantire la posi- zione eminente della sinistra democristiana. La guerra delle correnti sopravvive alla Dc, che ora cambia il suo nome in quello sturziano di Partito Popolare.
Nel ’93 gli eventi politici sono legati alla procura di Mila- no, che usa la stampa per trasformare i processi politici in linciaggi televisivi. Nel ’94 tutto è pronto perché il Pds e la sinistra democristiana prendano assieme il potere. E in- vece questo non accade per la discesa nell’agone di Silvio Berlusconi.
Nasce una nuova grande forza liberal-popolare: Forza Italia.