Le imprese «hanno fatto tutto il possibile: adesso tocca a voi». E’ l’appello che Rete Imprese Italia rivolge in un “Manifesto” a Governo, Parlamento e politica perché facciano la loro parte di fronte ad una crisi «che sta cancellando la parte più vitale del nostro sistema produttivo: nel 2013, 26,6 miliardi in meno di Pil, 22,8 miliardi in meno di consumi, 249 mila chiusure delle attività commerciali e dell’artigianato».
FISCO, CONSUMI,CREDITO. Per Rete Imprese Italia, che riunisce le principali associazioni produttive del nostro paese, la recessione «sta riducendo allo stremo le imprese del terziario di mercato, dell’artigianato e l’impresa diffusa che vivono sulla propria pelle il peso insostenibile dell’eccessiva pressione fiscale, del crollo dei consumi senza precedenti, del difficile e costoso accesso al credito, dell’annosa questione della riscossione dei crediti vantati nei confronti della P.A.».
IL DESTINO NON E’ SEGNATO. Il Manifesto “Adesso tocca a voi!” è rivolto al Governo, al Parlamento e alla politica affinché operino subito con misure concrete a sostegno della crescita e dell’economia reale. «La ripresa – si sottolinea nell’appello – diventa un miraggio, gli imprenditori hanno perso la pazienza e stanno perdendo la speranza. Ma il destino non è segnato. Le imprese dell’artigianato, del terziario di mercato e l’impresa diffusa, che nel nostro Paese producono il 58% del Pil e danno lavoro al 62% degli occupati, non ci stanno. Reagire alla crisi si deve e si può».