Tempi
  • ACCEDI
ABBONATI
  • Esteri
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Esteri
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Tempi
ABBONATI
Home Interni

Adesso dovremmo berci la balla che Palamara è un caso di “mela marcia”?

Trent'anni fa esatti una toga illustre fotografava perfettamente il bubbone esploso oggi con magistratopoli e scandalo Csm. Indovinate chi

Luigi Amicone
23/06/2020 - 3:00
Interni
CondividiTwittaChattaInvia
Luca Palamara

L’epopea della fase 2 / 14

Il caso Palamara è un “incidente” che da sassolino (il braccio di ferro tra le correnti dell’Anm sulla poltrona al vertice della procura di Roma) si è trasformato in valanga. Tutto come avevamo previsto qui a Tempi. Ora siamo al trionfo dell’ipocrisia. Mentre ciò che dovrebbe trionfare è la giustizia in veste finalmente riformata. Per fuoriuscire da un trentennio di disastro giustizialista. Con l’uso dell’ideologia del “fare pulizia” e dell’“anticorruzione”, per coprire il puro, semplice e terribile potere sulla società Italiana di una corporazione che non è mai stata né migliore né peggiore della politica: ne era semplicemente diventata il guardiano e il padrone (in compagnia naturalmente dei reggicoda giustizialisti che han fatto soldi e carriere nei giornali).

Che succede adesso? Sembra che i presunti “puri” siano stati traditi da un cattivone corrotto e corruttore? Chiaro che Luca Palamara non ci sta a farsi rappresentare, da colleghi e giornalisti che fino al giorno dell’“incidente” gli leccavano i piedi, come la mela marcia della categoria. Ma come? Dopo anni di onorato servizio alla corporazione togata. Dopo che da sindacalista principe ha saputo militarizzare l’informazione e imporre alla politica i desiderata dell’Anm. Dopo che i colleghi impegnati nella gestione delle carriere si sono per anni rivolti a lui a impetrare un favore, un contatto giusto, uno scatto di carriera. Dopo che da sensale degli accordi tra le correnti, gli si è riconosciuta la capacità di dare “a ciascuno il suo”.

LEGGI ANCHE:

Tempi è una trottola che gira da Caorle fino alla Nigeria

27 Marzo 2023
Giuseppe Conte e Attilio Fontana

Covid a Bergamo. Da quando si fanno indagini per offrire «grandi spunti di riflessione»?

3 Marzo 2023

Dopo tutta questa epopea di egemonia totale dell’Anm anche grazie a lui, Luca Palamara, pubblico ministero «innamorato del mio mestiere» ma anche sindacalista, innamorato della funzione egemonica della magistratura e della gestione degli interessi di ciascuno e tutti i magistrati iscritti alla Anm; ecco, dopo tutto questo popò di mondo reale sapidamente e retoricamente nascosto dietro i proclami ideali, l’autonomia e l’indipendenza, i “resistere, resistere, resistere” fino ai cinquestelle guardie rosse del potere togato (o come ha scritto Paolo Mieli: «La politica è con le spalle al muro. Il potere sono loro, i magistrati che hanno in mano le correnti»), si scandalizzano se Palamara scoperchia il vaso di Pandora e informa che «certo non farò da capro espiatorio» e che «non penserete che ho fatto tutto da solo»?

In quelle 60 mila pagine di intercettazioni c’è dentro di tutto e ci sono dentro tutti. Cosa farà adesso il Csm? L’inquisizione sovietica per evitare una normale riforma da Stato di diritto? Il polverone del “repulisti” nel solito stile gattopardesco di Lampedusa, ovvero il far finta di cambiare tutto per non cambiare niente? In verità siamo in pieno cuore di tenebra e c’è un solo modo di uscirne, per sconfiggere lo stato permanente di sovversione della democrazia in cui viviamo da trent’anni, all’ombra di un potere giudiziario totale e di un potere giornalistico colluso. Che lungi da fare il mestiere di guardiano dei fatti ha svolto il mestiere di servo dei nuovi padroni (e chissà se l’Ordine dei giornalisti si interesserà ai nomi di giornalisti di grandi giornali presenti in quelle 60 mila pagine di intercettazioni; chissà se processerà come processò Renato Farina anche l’illustrissimo collega che nei brogliacci viene definito «uomo dei servizi»).

Quanto alla riforma della giustizia sembra chiaro – almeno alle persone ragionevolmente informate e alla magistratura più equilibrata – su quali linee dovrebbe esercitarsi. Cito un autorevolissimo magistrato.

Premesso che 

«il Csm è diventato la cinghia di trasmissione di decisioni prese dall’Associazione nazionale dei magistrati».

E premesso che

«i magistrati, le correnti si sono trasformati in cinghia di trasmissione della lotta politica. Si tratta della conduzione, con altri mezzi, della lotta partitica all’interno del Csm».

Premesso tutto ciò,

«è indispensabile trasparenza, il dialogo con i politici deve avvenire alla luce del sole, in modo che risulti chiaro che le scelte prescindono dall’appartenenza ad una corrente politica piuttosto che ad un’altra».

La riforma urgente oltre a quella del Csm implicita nelle premesse sopra?

«Ecco, io credo che il pm debba essere parte, anche se quando se ne parla sembra sempre di affrontare un tabù, e l’Associazione nazionale magistrati grida allo stravolgimento dell’ordinamento giudiziario. Invece, se vogliamo essere adeguati ai tempi, dobbiamo fare autocritica e ridiscutere tutto. Il nuovo magistrato deve essere più responsabile e dunque servono una specifica preparazione, uno specifico addestramento, una diversa progressione in carriera per pubblici ministeri e giudici. I tempi sono ormai maturi per cambiare. Questa è la sfida dei prossimi anni».

Ecco, in sintesi questo autorevolissimo magistrato ci sprona a riformare il Csm, chiede dialogo nella trasparenza con la politica, non sotterfugi per manomettere e quindi dominare la politica. Infine sostiene che è l’ora di un rinnovamento profondo della magistratura e accenna alla necessità di affrontare finalmente la separazione delle carriere tra pm e giudici.

Piccolo particolare a conferma della montagna di ipocrisia e falsità dello scandalo Palamara: il virgolettato è di Giovanni Falcone, il grande Falcone che ogni anno viene celebrato in piazza con retorica di regime. E sono virgolettati del 20 maggio 1990, Repubblica, intervista a Silvana Mazzocchi.

Capite che 30 anni dopo (30 anni!) siamo ancora lì, fanno finta che Palamara sia un caso di “mela marcia”, raccontano balle, siamo nel 2020, era già tutto chiaro nel 1990 che la giustizia andava riformata?

Dubbi inquietanti sorgono. Falcone era ed è considerato unanimemente uno dei magistrati più illuminati e, come si è visto, più coraggiosi. Lo hanno ammazzato due anni dopo. Lo stesso anno in cui hanno iniziato ad ammazzare anche lo Stato di diritto. Sono passati trent’anni: vogliamo fare una giusta riforma della giustizia come da auspicio di Giovanni Falcone? O volete continuare nella sceneggiata ormai trentennale, cioè quella del cambiare tutto per non cambiare nulla?

Foto Ansa

Tags: anmcaso palamaraCsmGiovanni Falconeluca palamaraLuigi Amiconemagistratimagistratopolimagistraturariforma della giustiziaseparazione delle carriere
CondividiTwittaInviaInvia

Contenuti correlati

Tempi è una trottola che gira da Caorle fino alla Nigeria

27 Marzo 2023
Giuseppe Conte e Attilio Fontana

Covid a Bergamo. Da quando si fanno indagini per offrire «grandi spunti di riflessione»?

3 Marzo 2023
Rosario Livatino

Il beato Livatino, risorsa preziosa per una magistratura in crisi di credibilità

21 Febbraio 2023
Alfredo Cospito, 30 ottobre 2013, Genova (Ansa)

Il gran pasticcio del caso Cospito

5 Febbraio 2023
Luigi Amicone e Roberto Perrone

Roberto Perrone, l’angelo custode della nostra amicizia

30 Gennaio 2023
Carlo Nordio giustizia

Riforma della giustizia. «Centrodestra, se non ora quando?»

26 Gennaio 2023

Video

Caorle 2023
Video

Chiamare le cose con il loro nome. Tutti a Caorle a giugno

Redazione
6 Marzo 2023

Altri video

Lettere al direttore

Pier Paolo Pasolini

Perché i ciellini sono così affascinati dai “corsari” Pasolini e Testori

Peppino Zola
28 Marzo 2023

Read more

Scrivi a Tempi

I nostri blog

  • Il Deserto dei Tartari
    Il Deserto dei Tartari
    Lo stupro e la contrattualizzazione del rapporto sessuale
    Rodolfo Casadei
  • La preghiera del mattino
    La preghiera del mattino
    Se anche Berlino, patria dell’ambientalismo, boccia l’ideologia green
    Lodovico Festa
  • Memoria popolare
    Memoria popolare
    Arringa cristiana e popolare per il «diritto dei turchi a restare turchi»
    A cura di Fondazione Europa Civiltà
  • Lettere al direttore
    Lettere al direttore
    Ribadiamo: l’inchiesta di Bergamo sulla pandemia ha solo «valore catartico»
    Emanuele Boffi
  • Good Bye, Lenin!
    Good Bye, Lenin!
    La vita «ordinaria, tragica e bella» di Elena Bonner
    Angelo Bonaguro

Foto

Foto

Cura: quale integrazione tra territorio e domicilio?

22 Marzo 2023
Foto

“Bisogna pur aver fiducia di qualcuno”. Il concorso dei Nonni 2.0

13 Marzo 2023
Foto

Cosa c’è di allegro in questo maledetto paese?

10 Febbraio 2023
8/2/2014 Milano Giornata Banco Farmaceutico
punto raccolta farmaci presso Farmacia Foglia C.so di Porta Romana 56
Iconphotos/Paolo Bonfanti
Foto

Inizia oggi la Giornata di raccolta del farmaco: ecco come e perché aderire

7 Febbraio 2023
Benedetto Antelami, Deposizione dalla croce, Duomo di Parma
Foto

Davanti alla Deposizione di Antelami. Quello che non avevo mai “visto”

3 Febbraio 2023

Altre foto

Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994

Codice ISSN
online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241

Direttore responsabile
Emanuele Boffi

Editore
Contrattempi Società Cooperativa
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
[email protected]
C. F. / P. Iva 10139010960
Iscrizione ROC n. 30851

Redazione
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
+39 02.51829864
[email protected]

  • Chi siamo
  • Scrivi a Tempi
  • Iscriviti alla newsletter
  • Pubblicità
  • Privacy policy
  • Preferenze Privacy
  • Sfoglia Tempi digitale
  • Gestione abbonamento
  • Abbonati con carta di credito
  • Abbonati con bonifico/bollettino
  • Archivio storico

Copyright © Contrattempi Società Cooperativa. Tutti i diritti sono riservati | Contributi incassati nel 2022: euro 211.883,40. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • ACCEDI
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Scuola
    • Scuole paritarie
    • Educazione
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Cultura
    • Libri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Società
    • Obiettivi di sviluppo sostenibile
    • Razzismo
    • Politicamente corretto
    • Lgbt
    • Sport
  • Spettacolo
    • Cinema
    • Tv
    • Musica
  • Tempi Media
    • News
    • I nostri blog
    • Video
    • Foto

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist