Inizia la giornata con quella che lui stesso ha definito «la mia famiglia». Alle sette celebra una messa privata a cui partecipano le tre donne consacrate dei Memores domini, che lo aiutano a sbrigare le faccende di casa, e i suoi segretari personali. Questo l’inizio del primo documentario nella storia che descrive la normale vita di un papa.
Benedetto XVI ha infatti scelto di aprire il suo appartamento privato alle telecamere della tv americana History Channel. Il documentario Secret Access: the Vatican è andato in onda sul canale Usa mercoledì 30 marzo alle ore 21. Con la speranza di averne una versione in lingua italiana si possono già vedere alcuni spezzoni in inglese. Dopo la messa il Santo Padre affronta, di solito, momenti o incontri pubblici. Tra il lavoro che gli spetta si concede poi alcuni momenti di relax.
Nel filmato si vede il Papa a pranzo con i suoi segretari. A volte al tavolo con lui si siede anche il cardinal Patrick Foley, che intervistato dalla troupe americana descrive così il pasto: «Stare con il papa è davvero riposante». Le immagini indugiano su Foley che bacia l’anello al Pontefice, che poi impartisce la benedizione. Vengono inquadrati importanti calici per il vino, ma Foley confessa che quello di Sua Santità si riempie esclusivamente di aranciata, bibita per cui va matto. «Il pranzo è semplice e frugale – aggiunge Foley – ma sempre molto buono».
Non solo, durante il lavoro quotidiano non appena ha un po’ di tempo Benedetto XVI si concede momenti di riflessione personale, di studio e di musica. Poi, quando gli è possibile, si informa attraverso i telegiornali che guarda dal suo televisore a schermo piatto. Insomma, una vita spesa per essere quello che è, «il vicario di Cristo in terra», spiega ancora il cardinale, dentro un’esistenza davvero cristiana: per nulla sciatta, fatta di cose normali e di sacrifici, di grandi affari e di cose semplici e di tanto ordine e molta bellezza. Anche per questo se gli è possibile il Pontefice si mette al piano forte per suonare le sinfonie di Franz Schubert, il suo compositore preferito.
Al pubblico americano nel filmato vengono mostrate, oltre alle dieci stanze del Papa, tra cui vi sono archivi storici con importanti documenti come le note di grandi personaggi storici come Michelangelo e le corrispondenze dei suoi predecessori, anche le lettere tra Pio VII, Abraham Lincoln e Jefferson Davis durante la Guerra di Secessione. Le telecamere si addentrano poi fino alle catacombe più antiche, sottostanti la basilica di San Pietro. Proprio lì ci sarebbe anche la tomba di san Pietro, la prima guida della Chiesa cattolica.