Se c’è un’immagine che ben descrive l’umano d’oggi, questa è la torre di Babele. Le tracce di un certo mondo impazzito che non si ritrova più, sono nei giornali di un giorno qualsiasi. Politica: “Il gruppo misto supera Forza Italia e diventa il 2° partito” (ed è la Babele della politica, vi pare?). Matrimoni: “La crisi del dodicesimo anno, crescono i divorzi”. E l’Istat dice: “Si lasciano di più le coppie di laureati” (ed è la Babele della morale, che ha più riferimenti nel rampantismo, che nella ricerca della felicità). Tempo libero: “Vecchioni, il bello della noia”, mentre si sprecano peana per il film ispirato al romanzo di Moravia, dal titolo “La Noia”. Ed è la Babele della cultura, se si vuol mettere d’accordo le parole “bello” e “noia”. Alimentazione: “Allarme sui cibi transgenetici: chi li mangia non lo sa”, mentre a Torino si sospettano due morti causate dal morbo di mucca pazza. E davanti a ciò il Corsera esce in prima pagina con una presa in giro al sindaco di Alessandria, rea di valorizzare la cultura gastronomica locale. Ma la verità sta due righe sotto, a dimostrazione che se non prendi la cazzuola per costruire la torre di Babele, sei un deviato. “Ha varato una mozione che impegna il Comune a rifiutare qualsiasi formalizzazione della coppie di fatto”. Perché? “Per porre fine a quelle iniziative – dice Francesca Calvo – finalizzate a disgregare giuridicamente e sostanzialmente la società naturale fondata sul matrimonio”. Alla gogna! A Francesca, voglio allora dedicare il vino che esprime una perfetta corrispondenza tra profumo e gusto. È il Sauvignon Poggio alle Gazze della Tenuta Ornellaia di Bolgheri 1997. Un vino che rasenta la perfezione. Tutto il contrario della torre di Babele.
Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994
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Emanuele Boffi