Stancarsi di essere costantemente online, a chi non è mai capitato? Sembra che siano in molti quelli stufi di vivere sempre attaccati a una rete che li insegue. Così c’è chi ha provato a vivere senza Facebook, chi ha abbandonato Twitter, chi non ha mai installato Instagram e chi per un anno intero è riuscito a fare a meno di Google. Ma nessuno, prima di Paul Miller, aveva deciso di farla finita per un anno intero con qualsiasi cosa contemplasse l’utilizzo di una connessione.
ADDIO ALLA RETE. Ventisei anni e un lavoro come giornalista esperto in tecnologia, Paul Miller allo scoccare della mezzanotte del 30 aprile 2012 ha spento in diretta streaming tutti i suoi apparecchi: computer, smartphone, tablet e ha cominciato una nuova vita tornando a stare a casa dei genitori. A dargli da vivere ci ha pensato il portale The Verge, che per un anno intero lo ha pagato affinché documentasse la sua vita senza Internet e affini. Miller ha cominciato così a confrontarsi con un’esistenza nuova e totalmente sconosciuta per un ragazzo cresciuto a pane e pc. Ha viaggiato consultando le mappe cartacee, ha scritto lettere a mano, ha conosciuto moltissime persone e letto una marea di libri, insomma si è riappropriato di una vita che credeva perduta per sempre.
RITORNO AL FUTURO. Ma le cose non sono andate esattamente come lui sperava. «Mi sono reso conto che i problemi e le frustrazioni che avevo prima, quando il mio mondo era completamente immerso nella dimensione online, erano gli stessi della mia nuova condizione di vita totalmente off-line, solo che si manifestavano in maniera diversa». Dopo il primo periodo di entusiasmo, infatti, Paul ha smesso di fare tutte le cose che credeva entusiasmanti e quando ha riacceso computer, tablet e pc esattamente un anno dopo, il 1 maggio 2013, ha capito che era giusto così: «Non avrei voluto più avere a che fare con il vecchio Paul, ma io sono quel Paul che si distrae e preferisce poltrire sul divano piuttosto che prendere la moto». Ma gli ci è voluta una disintossicazione dalla rete per scoprirlo.