Questa notte intorno alle 3.15 una trentina di persone abbigliate con indumenti scuri hanno attaccato il cantiere Tav di Chiomonte. Sono state tagliate le reti del cantiere, bloccati i varchi con funi di acciaio, lanciati razzi, bombe carta e bottiglie incendiarie. Ltf-Lyon Turin Ferroviaire, la società responsabile della sezione transfrontaliera della nuova linea Torino-Lione, ha definito l’episodio «l’ennesima aggressione, di carattere quasi terrorista, che mette nuovamente a repentaglio la sicurezza in cantiere e la vita dei lavoratori e che segue di pochi giorni l’episodio di violenza ai danni di un operaio a cambio del turno di lavoro».
Questa sera è stata convocata una riunione d’urgenza per fare il punto della situazione sulla questione sicurezza. Vi parteciperanno il ministro degli Interni e quello delle Infrastrutture, Angelino Alfano e Maurizio Lupi e i magistrati Caselli e Maddalena
Il ministro delle infrastrutture ha condannato il gesto: «I teppisti e i violenti vanno unanimemente condannati e isolati. Quanto è successo questa notte è inaccettabile e intollerabile». «I trenta delinquenti che hanno assaltato un cantiere della Tav – ha scritto Lupi in una nota – devono sapere che la loro violenza non fermerà un’opera fondamentale e strategica per l’Italia e per l’Europa. Un’opera a favore della quale, da che è in progetto, si sono impegnati tutti i governi». Opera su cui il governo intende «continuare il confronto e il dialogo con le popolazioni locali, ritenendo fondamentali anche le opere compensative per i Comuni della valle».
Il presidente della Provincia di Torino, Antonio Saitta, ha detto di aver parlato col procuratore della repubblica Giancarlo Caselli e di averlo trovato «davvero allarmato». «Sono sempre più convinto – ha detto Saitta – che si tratti di terrorismo, l’Italia non può e non deve consentire che in Valle di Susa si calpesti la democrazia e si arrivi ad azioni di lotta armata, azioni militari come quella che la scorsa notte si è dovuta subire per mano di veri e propri terroristi».