Il relativismo non è l’unica malattia dell’Occidente
A destra e in parte del mondo cattolico qualcuno vorrebbe distruggere anche quel poco di sano che resta, invece di provare a ricostruire ciò che non dobbiamo smettere di amare
A destra e in parte del mondo cattolico qualcuno vorrebbe distruggere anche quel poco di sano che resta, invece di provare a ricostruire ciò che non dobbiamo smettere di amare
Ora che il terrore è tornato a colpire l'Europa suonano ridicoli gli allarmi per le opinioni offensive, il ritorno del fascismo e l'ecoansia. Mentre si gridava al "genocidio trans" e al razzismo dei bianchi il jihad si riorganizzava
In molti si sono affrettati a piegare le pubblicazioni più recenti del grande scrittore appena scomparso alla polemica geopolitica presente. Ma la sua resistenza al “sequestro” della Mitteleuropa da parte di Mosca ha radici (anche cronologiche) ben più profonde
Rassegna ragionata dal web su: i 19 paesi che chiedono di unirsi al tavolo con Cina e Russia, Roma verso l’abbandono dell’accordo con Pechino sulla Nuova Via della seta, la difficile successione al vertice della Nato
Celebrazioni in tono minore a Mosca per l’anniversario della sconfitta dei nazisti. Ma forse nel discorso del presidente si può leggere anche una linea negoziale per l’interruzione del conflitto
La presentazione a Roma del saggio dello storico Eugenio Capozzi sul mondo post-occidentale, che ragiona senza censure sulla crisi della globalizzazione
La regione autonoma è isolata e la sua popolazione soffre, senza che l'Occidente muova un dito o levi una protesta. Oggi bisogna difendere, a ogni costo, questi armeni di montagna
Un libro di Santiago Cantera Montenegro indaga le ragioni della "stanchezza" del mondo occidentale e propone qualche spunto di riflessione
A Samarcanda il fronte dei paesi antioccidentali perfeziona la sua strategia per colpire Europa e Stati Uniti. Un piano basato più su materie prime, mercati, competitività che non sugli eserciti. E il prossimo passo sarà sostituire il dollaro con la moneta cinese
Nel nuovo libro del geografo francese Guilluy il grido di chi in occidente non vuole perdere la propria identità per colpa della «nuova borghesia cool» che esclude chi non è «aperto, ecologista, inclusivo»
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