Su La7 alle 21.30 c’è Soldato Jane. Quanto è cambiata Demi Moore negli ultimi 15 anni? Moltissimo, sopratutto grazie ai ritocchini, ma per tutti è e sarà sempre la vedova di Patrick Swayze in Ghost. Un po’ ingenuotta, con i capelli da maschiaccio, ma tanto carina. Sarà stato di sicuro il suo fisico statuario a convincere Ridley Scott ad arruolarla per questo film dove si rasa quasi immediatamente i capelli e si prepara a diventare un soldato tutto d’un pezzo.
CATTIVA. Della sua femminilità non è rimasto niente e per tutto il film Jordan, ribattezzata dalla stampa Jane, non fa altro che ricordarci che in fondo, se fosse nata maschio, la sua carriera nell’arma americana sarebbe stata molto più semplice. Cattivissima, sporca e incazzata nera, la soldatessa si fa largo tra la folla di colleghi un tantino indisponenti.
FLESSIONI. Sarà stato il ricordo della sua bellezza mostrata nel precedente Striptease a permettere al banalotto war movie di incassare 97 milioni in tutto il mondo o l’amore per le storie in divisa che da sempre spinge gli americani ad abbandonare temporaneamente la tv via cavo per il cinema nel centro commerciale? Da queste parti vince la prima ipotesi, la stessa per cui, ancora oggi, qualcuno indugia su qualche fotogramma del film, perché vedere la Moore eseguire flessioni che noi umani nemmeno sotto steroidi genera indiscusso piacere. Ma oggi è domenica, non è il caso di sognare di rasarsi i capelli in segno di fraterna comprensione della signora Moore. Piuttosto, fatevi lo shatush come Bianca Balti all’ultimo Sanremo.