A Roma la Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri ricorda, con la mostra “Umberto Mastroianni, l’altare della Basilica di Stato degli Italiani e altre opere sacre”, uno dei più grandi artisti italiani, nel ventennale della sua morte. Organizzata dal Centro Studi dell’Opera di Umberto Mastroianni in collaborazione con “Il Cigno GG Edizioni” e con il “Pio Sodalizio dei Piceni”, alla cerimonia di inaugurazione sono intervenuti don Franco Cutrone, parroco della Basilica, Paola Molinengo Costa, curatrice della mostra e presidente della Sezione Autentiche e Catalogazione del Centro Studi dell’opera di Umberto Mastroianni, Lorenzo Zichichi, presidente del Centro Studi e della casa editrice “Il Cigno”.
Umberto Mastroianni, zio dell’attore Marcello, con le sue sculture è stato protagonista della Biennale di Venezia, insignito del Praemium Imperiale in Giappone, ed è tra gli artisti italiani del Novecento più esposti all’estero. I Musei di San Salvatore in Lauro a Roma ospitano la galleria permanente che racchiude un percorso completo delle sue opere, e una cospicua collezione è visibile anche al Castello di Ladislao ad Arpino. “Mastroianni è un artista che ha attraversato il secolo scorso lasciando una forte impronta della sua scultura”, ha dichiarato Zichichi, “passando con originalità dalla figurazione all’astrattismo e raggiungendo, in qualsiasi forma artistica, risultati originali e innovativi. Sono lieto di presentare questa mostra che aggiunge un tassello in più al lavoro tenace del Centro Studi, istituzione fondata dal maestro stesso e presieduta da lui fino alla sua morte, a tutela e promozione della sua personalità artistica e intellettuale. La personale costituisce un importante contributo nel lavoro che stiamo svolgendo, sia con la pubblicazione dei tomi del catalogo ragionato, sia attraverso l’attività di autenticazione delle opere del maestro. Siamo il principale punto di riferimento per la conoscenza, la valutazione e la promozione della sua proficua produzione artistica. Le opere esposte a Roma permettono di ammirare veri e propri capolavori dell’arte sacra. La scelta di Santa Maria degli Angeli non è casuale, l’altare maggiore della Basilica è infatti di Umberto Mastroianni”.
Anche la Chiesa ricorda con simpatia il suo genio. Don Cutrone ha affermato che con questa mostra “riprendiamo, in questo modo, un’iniziativa che era consueta fino al tempo di papa Pio IX: infatti l’ultima mostra di arte sacra fu allestita in Basilica in occasione del giubileo del 1850. Sono particolarmente lieto di ospitare una personale di opere sacre del maestro Umberto Mastroianni, che è già presente nella nostra chiesa con l’opera “La Deposizione di Gesù” che si trova sotto l’altare maggiore liturgico. Speriamo sia l’inizio di una ripresa per valorizzare gli spazi della chiesa stessa, con mostre e opere che aiutino a coniugare arte e fede, come è stato per svariati secoli nel mondo cristiano”.
Nella Basilica, una quindicina di fusioni in bronzo dell’artista, realizzate dagli anni Trenta agli anni Novanta. Dal dopoguerra e per tutta la sua vita, infatti, Mastroianni ha realizzato accanto alle opere astratte che lo hanno reso celebre, anche opere sacre. “La mostra”, ha spiegato Paola Molinengo Costa, “propone una sfaccettatura artistica del Maestro poco conosciuta e forse più intima rispetto al suo modo di fare Arte; una sfaccettatura intrisa di fede e religiosità che sempre è stata presente nel suo percorso interiore e artistico. Nell’arte del maestro, le opere d’arte religiosa spaziano dalla singola rappresentazione di Madonna (Madonna della Pace, 1931) o di Cristo (Cristo uscente dal sepolcro, 1939) fino all’architettura funeraria, agli arredi sacri e ai monumenti, il più imponente dei quali è ilMonumento alla Pace che si trova a Cassino. Mastroianni aderì inoltre con entusiasmo al programma pastorale “50 Chiese per Roma 2000”, promosso dal cardinal Camillo Ruini nel 1993. La personale presenta inoltre alcune opere di arte astratta, come “Furia selvaggia” del 1975, per ricordare come il grande Maestro fosse partito dalla ricerca scultorea figurativa per approdare al campo della scultura astratta, esplosa o forse implosa in un’altra grande opera: “Maternità” del 1949”.
La personale sarà aperta al pubblico fino al 28 febbraio 2018, ingresso gratuito.