Sabato 5 Marzo, alle ore 21,00, presso l’Auditorium Giovanni Paolo II (Piazza S.Maria Nascente) a Milano, si terrà il concerto “Riro & Friends”. Con questo evento, Riro Maniscalco inizia la sua breve ma intensa tourneè italiana, nella quale presenterà il suo nuovo lavoro discografico edito da Itaca, “Sketches of you”.
A Milano, Riro sarà sul palco insieme ad amici musicisti: Walter Muto, Stefano Rizza, Marco Zanzi, Francesco Frugiuele, Franco Svanoni e Walter Gatti. Il concerto ad entrata libera, è stato organizzato a favore della “Campagna Tende”, che annualmente viene promossa per sostenere la Fondazione Avsi nelle sue attività nei paesi bisognosi e in via di sviluppo. La serata sarà un’occasione particolare per conoscere Riro e la sua produzione di rock singer; di seguito trovate la recensione del suo cd fresco fresco di stampa.
Maurizio “Riro” Maniscalco, figlio della terra romagnola, più di due decenni fa, dopo essersi laureato alla Cattolica di Milano, prese armi e bagagli, e con la moglie Doni affrontò l’avventura americana, andando a vivere nella metropoli cosmopolita per antonomasia: New York. E così ha potuto respirare “dal vivo” l’atmosfera culturale e sociale che permeava quei singers, che fin da ragazzo gli avevano fatto amare il rock e il blues: da Bob Dylan a Paul Simon, dai Beatles a James Taylor.
E in questi anni ha visto la sua famiglia allargarsi, diventare nonno, sviluppare il suo lavoro di manager, soprattutto ha comunicato nella terra del puritanesimo protestante i suoi ideali e le radici cattoliche: l’esperienza della “Way of Cross”, per le strade di Manhattan il Venerdì Santo ne è una testimonianza.
Ma è sulla sua passione musicale che vorremmo soffermarci: dopo una trilogia di canti della tradizione americana e brani inediti, realizzata con la Bay Ridge Band, Riro con l’amico musicista Jonathan Fields, si è messo in proprio e dopo l’uscita, nel 2006, di “Blues&mercy”, si ripresenta con “Sketches of you”. In questo lavoro il suo rock-blues innesca la marcia psichedelica, e se pur nel tradizionale formato acustico, gli arrangiamenti non hanno più come punto di riferimento predominante la morbida ballata folk, ma illustrano un ideale viaggio tra immagini e sentimenti, piccoli frammenti, “sketch”, appunto, di vita quotidiana, dove il canto testimonia un’urgenza di risposta alla domanda di senso.
Lo stile compositivo di Riro, che insieme a Fields, suona tutti gli strumenti, diventa più personale, non si adagia a standard rassicuranti, e anche se al fondo rimane la visione gospel, cambia spesso l’umore compositivo e alterna sapientemente “ballads” alla Genesis ai ritmi non scontati del folk britannico, fino ad arrivare ad echi “beatlesiani”. Un ottimo disco, quindi, dove, forse inconsapevolmente, il blues a stelle e strisce lascia il passo ad atmosfere più anglosassoni, e che dimostra con quale passione, Riro, proponga le sue canzoni, sicuro che non potrà mancare la risposta appassionata di chi le ascolterà.