Riportiamo di seguito un post scritto sulla sua pagina Facebook da Raffaele Cattaneo (presidente del Consiglio regionale della Lombardia). Il post è stato scritto ieri sera, dopo il primo scrutinio. Oggi il secondo che si è concluso con una nuova fumata nera. Il Pd rimane compatto sul nome di Mattarella, Area popolare e Forza Italia contrari.
La prima giornata da grande elettore per le votazioni del Presidente della Repubblica si è conclusa. Ecco le mie impressioni. Sembra si stia decretando, di fatto, l’esistenza di una terza maggioranza. Oltre a quella di governo (che unisce responsabilmente PD e NCD), quella delle riforme (che vede il contributo di Forza Italia), sembrerebbe esserci ora una maggioranza per l’elezione del Presidente della Repubblica. Dopo una lunga riunione tenuta in serata, il gruppo di Area Popolare (NCD+UDC) ha deciso convintamente di procedere con la scheda bianca domani e anche sabato al 4° scrutinio.
NCD contesta in questo momento il metodo con il quale è stato scelto Mattarella che è persona degnissima, ma certamente oggi rappresenta il candidato della sinistra unita, compreso le forze più radicali. Chi lo sosterrà rappresenta dunque un’area alternativa ai moderati e molto distante dal PPE.
AP e FI avevano proposto a Renzi due nomi che corrispondevano al profilo da lui tracciato: Casini e Amato. Renzi ha mostrato una volta di più il volto ingordo di una sinistra che ha già tutte le più importanti cariche, ma vuole anche il Quirinale. Persino Tsipras in Grecia sembra fare di meglio, aprendo per la Presidenza della Repubblica a un candidato PPE. Domani sarà una giornata interlocutoria e molte cose possono ancora succedere. Quello che è certo che il metodo adottato da Renzi, oltre a formare una terza maggioranza, espone le riforme a molti rischi e il governo a un futuro meno certo. Ma anche l’Aula ad una nuova incertezza: il raggiungimento del quorum al 4° scrutinio potrebbe non essere così scontato come appare sulla carta. E dopo?