E se l’attuale presidente degli Stati Uniti d’America, Barack Obama, fosse anche un fine intenditore di letteratura? Sarebbe una bellissima notizia ma non è questo il caso. L’edizione americana di Vanity Fair, nel numero della scorsa settimana, ha pubblicato alcuni stralci delle lettere giovanili del presidente. Una di queste, in particolare, ha suscitato la reazione del mondo accademico d’Oltreoceano. Un giovane Barack studente di legge propone una sua propria interpretazione del geniale poeta Thomas Stearns Eliot. I fini, non dichiarati, sono quelli di far colpo su Alex McNear, donna con la quale ebbe una relazione a distanza durante il College.
«È un anno che non leggo La terra desolata e non mi sono mai preso la briga di controllare le note a margine – dichiara con umiltà il presidente –. Tuttavia, azzarderò qualche riflessione». È così che l’Obamapensiero trasforma, con notevole foga interpretativa, l’Eliotpensiero. Per far bella mostra di sé, il presidente non lesina in citazioni (Yeats, Pound e Munzer), in consigli («Leggi il saggio Tradizione e talento individuale e i Quattro Quartetti», ma non le note a margine) e in frasi criptiche: «Di fronte a ciò che egli (Eliot, ndr) percepisce una scelta tra il caos estatico e il meccanicismo senza vita, separa la purezza asessuata dalla brutale realtà sessuale».
Tutto – più o meno – chiaro. Ma i problemi sorgono più avanti. «Leggi il saggio Tradizione e talento individuale e i Quattro Quartetti, quando Eliot è meno preoccupato di descrivere la moribonda Europa, e coglierai il senso di ciò che voglio dire. In Eliot c’è un certo tipo di conservatorismo, che stimo più di certo liberismo borghese». «Egli è reazionario – prosegue – a causa di un profondo fatalismo, non per ignoranza». Frasi su cui la stampa sta sprecando fiumi d’inchiostro. Eminenti esperti sottolineano l’acume del presidente, altri deridono la sua cultura «undergraduated», banalotta. Altri ancora, non capendo, fanno spallucce. D’altronde, è solo un tentativo (riuscito) di conquistare una ragazza facendo affidamento sulla cultura. E si direbbe che Obama abbia fatto centro. La storia dice che tal Alex sia poi caduta ai suoi piedi. Chapeu.