A seguito delle rivelazioni di Wikileaks pubblicate in esclusiva dall’Espresso, sulle presunte connessioni finanziarie fra il governo americano, Henry Kissinger, Luigi Giussani, Cl e il Movimento Popolare – già commentate su tempi.it dal direttore Luigi Amicone – abbiamo contattato il senatore Roberto Formigoni, che fu tra i protagonisti della fondazione del movimento politico di ispirazione cattolica, nato negli anni ’70.
«Il Movimento Popolare – dice Formigoni a tempi.it – non ha mai visto una lira dall’amministrazione americana o da organizzazioni riconducibili ad essa. Non un solo dollaro versato al Movimento Popolare è ascrivibile al governo americano».
«Voglio precisare – aggiunge il senatore – che il Movimento Popolare ebbe la sua presentazione ufficiale il 21 dicembre 1975, ma nacque nell’estate del 1974, dopo la battaglia contro il referendum sul divorzio, quando alcune persone – e mi sento orgoglioso di essere stato uno di loro -, di Cl e non di Cl, vollero creare uno strumento culturale, sociale e politico per proseguire la battaglia culturale che ci aveva coinvolto quell’anno. Questa fu la nascita del Movimento Popolare, che in origine recava anche l’aggettivo “Cattolico”, al quale però decidemmo di rinunciare, perché si trattava di una qualifica impegnativa per un soggetto che avrebbe fatto parte della vita politica del paese».
Inoltre, spiega ancora Formigoni, «nella primavera del 1975, prendemmo parte attivamente alle elezioni amministrative e, per questa ragione, furono aperte sedi del Movimento in alcune regioni. Sostenemmo la Democrazia Cristiana, nella quale furono candidati ed eletti molti uomini e donne, di Cl e non di Cl, del Movimento Popolare. L’amministrazione americana non finanziò mai il Movimento Popolare».