Forse questa volta Katie Holmes rischia di spingere un po’ troppo sul tasto del rigore che vuole dare a sua figlia Suri, ormai lontana dalle bizze educative di Tom. Dopo averla iscritta al Manhattan Convent of the Sacred Heart, una scuola privata cattolica per piccoli ricchissimi rampolli, con un rigoroso programma educativo, ora Katie punta a sconvolgere il guardaroba troppo fornito della figlia, anche in vista di quella uniforme che le verrà richiesta sui banchi di scuola.
Meglio tardi che mai, visto che solo qualche anno fa Katie aveva candidamente raccontato in tante interviste che Suri aveva una propria coscienza della moda, che decideva in autonomia cosa comprare e cosa indossare, visto che era rifornita della sua propria carta di credito. Per cui quando Suri all’età di tre anni aveva cominciato a indossare i tacchi, e la stampa si era indignata, Katie aveva risposto con tranquillità che sì, se sua figlia si piaceva così per lei non era un problema. Ma un conto è giocare a provare i tacchi della propria mamma, un conto è avere le proprie piccole scarpe con il tacco a tre anni.
D’altronde Roger Vivier, la marca di scarpe preferita da Catherine Deneuve, ha creato per Suri ballerine in vernice, e Christian Loubotin le ha confezionato delle scarpe da 5 mila euro. In fondo non è colpa di Katie, è colpa degli stilisti che hanno visto nella piccola Suri la vetrina ideale. Così ora una fonte vicina alla famiglia ha raccontato a Marie Claire Uk che di quel guardaroba dal valore di 3 milioni di dollari non rimarrà più molto. «Molti di quei vestiti sono stati acquistati da Tom, e Katie non vuole più essere accondiscendente verso questi vizi. Inoltre ha fatto rimandare al mittente tutti i regali firmati mandati dalle case di moda e ha chiesto agli uffici stampa di togliere il nome di sua figlia come destinataria di merce non ancora uscita sul mercato o altre esclusive». Chissà che dopo tanta confusione educativa famigliare, ora la piccola Suri possa cominciare a vivere davvero un’infanzia con le ginocchia sbucciate.