Un cimitero in cui gli animali possono essere seppelliti a fianco ai padroni. L’idea è venuta al primo cittadino di Fauglia, in provincia di Pisa: si tratterebbe del primo camposanto del genere in Italia. «Puntiamo a una gestione privata del servizio, con appalto a un’azienda che si prenda il carico tutto il pacchetto: salme, tombe e cappelle gentilizie. Sia per umani che per animali» ha spiegato il sindaco Carlo Carli, interpellato dal quotidiano La Nazione. Se ne sentiva il bisogno? «Crediamo che questo progetto possa raggiungere interessi di privati che intendono diversificare la propria attività o che hanno caratteristiche idonee per realizzare l’operazione, che riteniamo indubbiamente innovativa e per certi versi molto attesa» dice Carli. Per ora si tratta solo di un progetto, ma ci sono «contatti, e qualche interessamento».
A FIANCO DI FIDO. Il terreno non manca: ben sette ettari, donati da un concittadino. Bizzarro? Nel Regno Unito è già realtà: vista la crescita esponenziale del numero di cittadini che decidono di essere sepolti accanto ai propri animali domestici, la contea del Lincolnshire ha approvato la creazione di una serie di cimiteri misti. Il provvedimento è stato approvato nel gennaio 2009 sulla spinta di Penny Lally, che che gestisce il Woodland Burial Place, in Cornovaglia. È nato come camposanto per soli animali: ai proprietari era data la possibilità di affittare (il prezzo varia a seconda delle dimensioni) un appezzamento di terreno in un’elegante tenuta immersa nel verde. Col passare del tempo, però, sempre più persone hanno chiesto di venire seppellite assieme al proprio gatto o cane, o pappagallo. Con tanto di rito: come specificato sul sito, il Burial Palace è «aperto a tutti i credi e a tutte le culture. I funerali possono essere tradizionali o alternativi, organizzati o “fai da te”. Tutte le richieste ricevono personale attenzione». Si tratta di terra consacrata? Non proprio: «Tutta la terra è sacra per noi. Ad ogni modo, i singoli appezzamenti su richiesta possono essere benedetti».
VIA LIBERA ANCHE IN ITALIA. L’unica differenza sta nella lapide, nonostante le proteste di alcuni gruppi cattolici della zona. A oggi ci sono una trentina di piazzole “miste”, riservati non solo agli animali a quattro zampe, ma tutti gli animali considerati domestici, compresi conigli e cavalli. Del resto è in Inghilterra che sono nate le assicurazioni sulla vita di cani e gatti, importate poi anche in Italia. Le polizze sono regolamentate da leggi specifiche: oltre ai casi di furto o di morte consentono di coprire spese ordinarie e straordinarie e non solo. Alcuni pacchetti prevedono anche la copertura di farmaci a base di erbe, trattamenti chiropratici, idroterapia e persino massaggi, qualora siano prescritti dal veterinario. Intanto in Italia l’associazione animalista Aidda chiede un passo in più. «Ci rivolgiamo in parte ai comuni, dall’altra alla Chiesa Cattolica – precisa il presidente nazionale Lorenzo Croce – perché dia il via libera alla possibilità di seppellire insieme ai padroni anche gli animali domestici, che per molti umani sono la primaria compagnia di questa vita terrena».