«[La legalizzazione del matrimonio gay] porterà a innumerevoli conseguenze. Dopo, ci sarà chi vorrà trasformare la coppia in una relazione a tre o a quattro. Poi, un giorno, è possibile che il divieto di incesto verrà abolito. Il Parlamento non è Dio». Parole come queste, pronunciate da un cardinale, Philippe Barbarin, arcivescovo di Lione, nella laicissima Francia a un mese dall’inizio in Parlamento della discussione sul riconoscimento del matrimonio gay, non poteva che fare scandalo e sollevare un gran polverone.
«CHIESA ARRETRATA E OMOFOBA». Il Le Monde sottolinea come «solo i cattolici integralisti siano arrivati al punto di stabilire un legame tra il matrimonio omosessuale e la poligamia». Altri giornalisti lanciano accuse di «omofobia» e «arretratezza della Chiesa». Ma altri, come Philippine de Saint-Pierre, vicedirettrice del canale televisivo cattolico Kto, spiegano che «Barbarin ha parlato bene perché se si va a toccare la definizione universale di matrimonio, come unione di uomo e donna, non ci sono più motivi per non mettere in discussione altre questioni. Come ad esempio l’incesto: quella del cardinale era un’argomentazione per assurdo».
EFFETTO VALANGA. Secondo il giornalista cristiano Philippe Clanché «l’effetto valanga, secondo cui le cose andranno sempre peggio, ha senso. E infatti è inquietante che dopo la richiesta del matrimonio omosessuale, siano già state avanzate quelle sulla procreazione assistita, l’utero in affitto…». La Conferenza episcopale dei vescovi non ha ancora preso una posizione ufficiale, ma «prima di toccare la dimensione sociale del matrimonio e della famiglia» in modo così pesante, il vescovo di Toulon, Dominique Rey, ha chiesto «un referendum per permettere un vero dibattito ed evitare il governo vada a rimorchio delle lobby omosessuali».
MUSULMANI APPLAUDONO. Il cardinale ha ricevuto invece il plauso del presidente del Consiglio francese del culto islamico, Mohamed Moussaoui, secondo cui il matrimonio «è un patto consensuale tra un uomo e una donna per stabilire un’unione legale e duratura con lo scopo di formare una famiglia stabile».