Avvenire – 2 ott – Il Presidente degli eurodeputati del Pdl liquida con nettezza l’era Berlusconi: “Ha esaurito la sua carica. Il partito per continuare a esistere ha un disperato bisogno di un nuovo leader. Se non lo vogliamo è meglio chiudere bottega”.
“Ora oltre Berlusconi o il nostro Pdl muore”
“Il partito per continuare a esistere ha un disperato bisogno di un nuovo leader”. Il messaggio di Mario Mauro sembra destinato a scuotere un partito già nel caos. Sono parole nuove, forti quelle che da Bruxelles rimbalzano a Roma. Il Presidente dei deputati del Pdl al Parlamento europeo insiste come se volesse aprire, una volta per tutte, il caso Berlusconi: “Il Pdl del futuro deve scegliere un nuovo candidato. Deve farlo ora e deve farlo mettendocela tutta. Tra pochi mesi si vota e se vogliamo che il progetto con cui ci si presenterà agli elettori sia affascinante abbiamo bisogno di qualcuno che non abbia esaurito la sua carica, che non abbia terminato la sua parabola”.
Lei ha un nome?
Io ho un identikit. Serve un candidato capace di dire cose credibili sull’Europa e sul recupero di competitività del nostro Paese. Ma non sfuggo alla sua domanda, anzi provo a essere ancora più netto: guardiamoci dentro perché se non riusciamo a trovarlo sarà meglio chiudere bottega, meglio archiviare definitivamente il Pdl.
Se quel candidato ci sarà, lei è pronto a sostenerlo?
Sì, con tutte le forze. Dobbiamo lavorare e individuare uno che dica ciò che vogliamo per l’Italia e ciò che faremo per l’Europa. E attenzione: se la nostra mossa a sorpresa fosse cercare di far ricadere sull’Europa la responsabilità per quanto non riusciamo a fare da vent’anni sarebbe pura follia.
Serve insomma un dibattito serio…
…Esatto, un dibattito serio. E non saranno trovate dell’ultimo istante a convincere un popolo oramai ostile a campagne elettorali fatte di discussioni sul nulla.
Renzi è un “pericolo”?
Il sindaco di Firenze non mi convince, mi sembra ancora “leggero”, ancora acerbo, ma esprime un’incredibile voglia di cambiamento. E se poi di là passa il messaggio “mai più un partito ex comunista” di qua dovrà prendere forma un partito nuovo che non sia più una corte e che sappia riscoprire una storia.
Berlusconi è tornato a tuonare contro la Germania…
Berlusconi ha avuto grandissimi meriti. È stato un eccezionale federatore, ha introdotto in Italia la democrazia dell’alternanza. Ma quelle parole su Germania ed euro sono state sbagliate: questa non è una partita di calcio e mi viene difficile immaginare quarant’anni dopo un nuovo 4 a 3. La verità è un’altra: inasprire le tensioni con Berlino vuol dire mettere a rischio l’intero progetto europeo. Questo sarebbe un errore imperdonabile.
tratto dal blog di Mario Mauro