È di pochi giorni fa l’annuncio che Marco “Matrix” Materazzi lascia l’Inter dopo dieci anni di onorato servizio. Dieci stagioni divise tra enormi sofferenze e intense gioie.
È di pochi giorni fa l’annuncio che Marco “Matrix” Materazzi lascia l’Inter dopo dieci anni di onorato servizio. Dieci stagioni divise tra enormi sofferenze e intense gioie. Quello che incuriosisce, però, è il fatto che la notizia, ripresa da tutti gli organi di stampa, non è mai stata data dal sito ufficiale dei nerazzurri (inter.it).
Matrix, così soprannominato dai tifosi interisti, lascia la beneamata per andare a chiudere la carriera all’estero e poi tornare da dirigente alla corte di Massimo Moratti. Una colonna portante dello spogliatoio abbandona la squadra ma nessuno dice niente. La cosa non sorprende più di tanto visto il periodo che sta passando la seconda società di Milano. Sedotta e poi abbandonata da Leonardo, l’Inter è ancora alla ricerca del nuovo allenatore. Incassati i no – per diverse ragioni – di Bielsa, Capello, Ancelotti, Mihajlovic, Blanc e Villas Boas, Moratti predica calma: «Per fortuna il campionato non comincia domani, ho ancora un po’ di tempo».
Ma i tifosi iniziano a preoccuparsi. Il campionato è ancora lontano ma la stagione comincia tra due settimane. L’8 luglio si sposa Pazzini e il 9 i primi giocatori si presenteranno ad Appiano per i primi test fisico-atletici dopo le vacanze estive. Il 10 si parte per Pinzolo, base della prima parte di preparazione nerazzurra. Senza dimenticare che se manca l’allenatore non si può imbastire il mercato, né in uscita né in entrata. Insomma, in casa Inter regna il caos, manca un allenatore e non si saluta come si deve un difensore che ha contribuito enormemente alle vittorie degli ultimi anni. Però si predica calma e serenità, tutto normale.
Nato a Lecce il 19 agosto 1973, Materazzi, arcigno difensore, muove i primi passi nelle serie minori. Dal 1995 al 2001 gioca nel Perugia salvo due brevi esperienze al Capri e in Inghilterra all’Everton. Nell’ultima stagione con gli umbri, Materazzi realizza 15 gol, record di segnature in una stagione per un difensore. L’anno successivo passa all’Inter e lì il suo girovagare si ferma per dieci anni. Con i nerazzurri vince 5 scudetti, 4 Coppe Italia e 4 Supercoppe. A livello internazionale vince una Champions League e un Mondiale per club.
Con la nazionale italiana vince il Campionato del mondo nel 2006. Parte come riserva di Nesta, ma l’infortunio del difensore rossonero gli garantisce un posto da titolare. Alla fine del torneo è capocannoniere degli azzurri insieme a Toni (2 gol, uno contro la Repubblica Ceca e l’altro in finale contro la Francia. Segna anche un rigore nella lotteria dagli undici metri che assegna la coppa). Di quella finale contro la Francia si ricorda ancora la testata che ha subìto da Zinedine Zidane, che ha costretto i francesi a terminare i supplementari in dieci uomini.