AMERICA – ITALIA. Il progetto italiano guarda all’America ma sopratutto al format originale israeliano Be Tipul, ideato da Hagai Levi e già prodotto in 13 paesi. Il regista, dopo aver visto la versione diretta da Costanzo, l’ha definita «un capolavoro, l’adattamento più importante mai fatto della mia serie». Entusiasmo c’è anche da parte degli attori, che si sono confrontati con una prova attoriale più simile a una piéce teatrale che a un prodotto per la televisione, dove tre telecamere fisse inseguono i loro primi piani e i ciak durano 25 minuti, senza interruzioni. Sergio Castellitto, in particolare, ha esaltato lo stile della serie e la sua scrittura, che predilige i piani di ascolto «la cosa più difficile e appagante per un attore».
SPERIMENTAZIONE. La serie sarà disponibile in chiaro su La7 dalla prossima stagione e si manterrà molto fedele nella struttura e nei contenuti alla premiatissima serie americana, senza però perdere di vista il contesto italiano in cui viene presentata. In cantiere il canale satellitare ha tantissime novità, rimanendo fedele alla promessa di sperimentazione e offerte per gli abbonati ricche di qualità. Castellitto ha dichiarato che una serie come In Treatment non sarebbe mai potuta andare in onda su una tv generalista, «perché qui c’è l’assenza totale di censura, si può parlare di tutto, affrontare qualsiasi terreno». Adesso la parola passa agli spettatori.