L’Italia non parteciperà ai bombardamenti in Libia. E’ questa la determinazione del Consiglio dei Ministri che si è tenuto oggi. Al termine del Cdm, il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, ha affermato: «Proseguiamo come abbiamo fatto finora. L’intero Governo è stato concorde nel ritenere che l’attuale linea dell’Italia sia quella giusta e non pensiamo di modificare il nostro apporto alle operazioni militari in Libia. In Consiglio dei Ministri abbiamo confermato che la linea in atto è quella giusta sia per quanto riguarda l’attività in ossequio alla risoluzione dell’Onu sia per quella relativa all’immigrazione».
La Russa incontrerà nei prossimi giorni il segretario alla Difesa Usa Gates. «Qualcuno ha scritto – dice il ministro – che quello che stiamo facendo è abbastanza. Non è vero: quello che stiamo facendo è molto. Con l’utilizzo delle basi e gli aerei messi a disposizione, l’Italia non è seconda a nessuno per quanto riguarda l’appplicazione della risoluzione Onu». Quindi La Russa insiste sul fatto che i «Tornado con le bombe» non verranno utilizzati dall’Italia.
Intanto Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia stanno ormai proiettandosi «oltre» la risoluzione numero 1973, con cui il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha autorizzato l’imposizione di una “no fly-zone” sulla Libia e «tutte le misure necessarie» per proteggere i civili: intervistato dall’emittente televisiva Lci, lo ha affermato il ministro della Difesa francese Gerard Longuet, secondo cui ormai si punta a un cambio di regime nel Paese nord-africano, e dunque alla fine di Muammar Gheddafi.
Alla domanda se con ciò i governi aderenti alla coalizione multinazionale sotto comando Nato non rischierebbero di spingersi «al di là dei limiti» della risoluzione Onu, Longuet ha risposto senza esitare: «Della risoluzione 1973? Certo che sì! Essa non si occupa del futuro di Gheddafi» ha riconosciuto, «ma penso che, quando tre grandi potenze affermano la stessa cosa, questo anche per le Nazioni Unite è rilevante, e forse un giorno il Consiglio di Sicurezza adotterà un’altra risoluzione», ha sottolineato.