Pubblichiamo la lettera che il direttore di Tempi, Luigi Amicone, ha inviato ieri a Repubblica e che oggi non appare sul quotidiano diretto da Ezio Mauro. La lettera fa riferimento all’articolo apparso su Repubblica ieri a firma Gad Lerner e intitolato “Il Cerchio di Formigoni e la penitenza di Cl”.
Caro direttore,
in merito all’articolo del mio zizzanioso amico Gad Lerner di ieri mi preme precisare due cose.
Primo, il fatto che, scrive Lerner, «Luigi Amicone ha scritto un editoriale nel quale ignora la lettera di Carron» e «denuncia chi volesse rinnegare gli amici» sarebbe da interpretare, come mi pare faccia Gad, come risposta alla lettera di Carron a Repubblica. Interpretazione impossibile però, visto che (come è tra l’altro stato da noi precisato nell’anticipazione data sul sito tempi.it nella giornata del primo maggio) l’editoriale in questione, comparso nel numero di Tempi in edicola da giovedì 3 maggio, è stato chiuso in redazione e mandato in stampa lunedì 30 aprile. Mentre la lettera di Carron è stata pubblicata su Repubblica il giorno successivo. Dunque non vi è alcuna relazione tra il mio editoriale e la missiva carroniana.
Secondo, sfido Gad Lerner a dimostrare che il virgolettato che costituisce il pilastro centrale dell’ipotesi del suo articolo (Cl divisa tra buoni e cattivi, tra carroniani e formigoniani), virgolettato che così recita: «Carron ha sofferto tanto negli ultimi anni per la deturpazione che alcune figure di spicco infliggono alla natura del movimento, finita in ombra» non sia farina del suo sacco piuttosto che, come sostiene Gad, di «dirigenti ciellini a lui (di Carron) più vicini». Fino a prova contraria lo ritengo privo di ogni fondamento. Nessun ciellino, tantomeno un “dirigente” di Cl parla così. Mai e poi mai si è sentito parlare in Cl così. E ne sono certo, solo un dirigente di Cl dimissionario potrebbe parlare così per portare acqua al mulino dell’ipotesi di Gad Lerner.
Cordialmente,
Luigi Amicone