Che la tecnologia abbia aumentato – e di molto – il livello della nostra maleducazione non lo scopriamo certo oggi. È innegabile il senso di fastidio che si prova quando, nel mentre di una discussione, un amico ride guardando il cellulare «Gigi ha condiviso questo foto su Fb! Troppo bella». O, peggio ancora, nel corso della riunione il collega che scorre la timeline di Twitter facendo finta di pulire lo schermo del suo smartphone, mentre gli altri due si scambiano commenti sull’abbigliamento del direttore su Whats App. Cose che capitano al tempo della digitalizzazione estrema, impossibile arrestarle nonostante alcuni lodevoli tentativi, come quello di Laura Pranzetti Lombardini che si è premurata di scrivere un Dizionario contemporaneo di buone maniere in cui elenca ciò che un rinnovato galateo tecnologico imporrebbe. Qualche esempio: non inviare email con allegati troppo pesanti, non usare Internet in ufficio per motivi personali, non parlare in strada con l’auricolare.
UN MONDO CHE NON ESISTE. Un dizionario che si pone come vademecum per il perfetto uomo digitale, quello che usa la tecnologia nel giusto modo e prima di ogni azione pensa a quanto potrà apparire maleducata per le altre persone. Praticamente un’utopia: sono decenni che esistono galatei per qualsiasi cosa, per il matrimonio, per il comportamento a tavola, per le cene tra amici, per il primo appuntamento, per le presentazioni con i suoceri. Pochi li leggono ma molti tentano di rimembrare la buona educazione che le madri hanno così faticosamente tentato di insegnare ai loro bambini prima che potessero tirare i capelli del vicino di banco all’asilo. Ma il galateo digitale proprio no, a questo non eravamo preparati. Si, è vero, il cellulare sul tavolo è davvero maleducato, ma nella tasca poi non si sente, nella borsa si perde, nel cappotto me lo rubano. E poi, non si era detto che parlare all’auricolare è meglio? Ma se in auto è obbligatorio perché in strada diventa maleducato, in casa ridicolo, e in ufficio fuori discussione? E le email… ci sarà un buon motivo se l’allegato è di 20 megabyte, altrimenti mica ci saremmo permessi di inviarlo. «Però parlare al cellulare sui mezzi pubblici è davvero maleducato, chi ti è accanto è costretto ad ascoltare i discorsi degli altri» – «A me invece piace. È come leggere Novella 2000, anzi è meglio perché le storie degli sconosciuti sono sempre più divertenti di quelle dei vip».