Articolo tratto dal numero di Tempi in edicola (vai alla pagina degli abbonamenti) – Tom Paley. Nacque a New York il 19 marzo 1928 in una famiglia di intellettuali. A Yale studiò matematica, nei raduni dove si cantava contro la discriminazione sociale e razziale si appassionò alla musica. In California, al seguito della madre separata, che voleva sfondare a Hollywood, coltivò la musica folk e country. Di nuovo a New York, suonò la chitarra e il banjo nei convegni sindacali. Frequentò i raduni a Washington Square e la casa di Pete Seeger al Village. Bussò con un amico alla porta di Woody Guthrie. Con il difficile Woody suonò nelle scuole e nei raduni. Professore di matematica, incise un disco con le musiche degli hillbilly degli Appalachi e promosse il revival folk americano con i New Lost City Ramblers. Le loro ballate ispirarono Bob Dylan agli esordi: «Tutte le loro canzoni vibravano di una verità da capogiro».
Jerry Garcia (poi Grateful Dead) prese da lui lezioni di banjo. Dalla band Tom si separò perché non volle dichiarare a una emittente televisiva di non essere comunista. «Non sono mai stato comunista, ma una ditta privata non ha il diritto di chiedermelo». Per evitare il Viet Nam e perché amava il cinema di Bergman, emigrò in Svezia con la moglie. Con l’aiuto degli amici si trasferì infine in Inghilterra, dalla moglie si separò e continuò a incidere, anche Roll On, Roll On, lamento su una donna che un tempo aveva amato. È morto sabato 30 settembre.
Tom Petty. Nacque nel 1950 in Florida. Il padre spendeva i soldi che racimolava fortunosamente nei bar e ai tavoli da gioco. A undici anni Tom vide Elvis Presley girare un film ambientato in Florida. Si infiammò. A Natale riuscì ad avere in dono una chitarra.
Poi arrivarono i Beatles. Era il momento delle band. Lo stile punk di Tom Petty e degli Heartbreakers fu apprezzato prima in Inghilterra, poi negli Usa. Da guai legali con la distribuzione la band uscì bene, ma le vendite calarono. Un piromane ridusse in cenere la casa di Tom. Poi Jeff Lynne, manager inglese di lungo corso, mise insieme a Bob Dylan glorie appannate come George Harrison e Tom stesso: Traveling Wilburys (1988) fu un triplo disco di platino.
Tutto a Tom andava finalmente per il meglio, tranne il matrimonio. Per rimettersi si affidò all’eroina. Non fu la fine, ebbe ancora sussulti di successo, tornò perfino a sposarsi. È morto lunedì 2 ottobre.