L’antitrust, l’autority garante della concorrenza e del mercato guidata da Antonio Catricalà, ha avviato due istruttorie nei confronti di Coop estense e Unicoop Tirreno, in seguito alle denunce presentate dal patron di Esselunga, Bernardo Caprotti.
Si indaga per verificare se le due coop abbiano ostacolato il diretto competitor nei mercati di Modena e Livorno, impedendo l’acquisto o l’utilizzo di aree destinate ad uso commerciale e quindi l’apertura di nuovi supermercati. L’antitrust, nell’avviare l’inchiesta, ha accolto in pieno la segnalazione di Esselunga e intende verificare quali danni siano stati fatti eventualmente ai consumatori: potrebbero essere «significativi» sia in termini di mancata riduzione dei prezzi, sia di minori possibilità di scelta.
Esselunga ha avviato nel 2010 una lunga battaglia attraverso la campagna pubblicitaria “Concorrenza e libertà”, che illustrava attraverso dati numerici come nei centri in cui Esselunga non aveva potuto aprire nuovi punti vendita, come Livorno e Modena “dominate” dalle Coop, nei supermercati Coop i prodotti fossero in numero minore e venduti a costi maggiori. In particolare, la denuncia di Capriotti sulle coop modenesi (Coop estense), aveva scatenato l’inviperita reazione del gotha del Pd, da Enrico Letta a Dario Franceschini: a Modena Esselunga aveva già acquistato gran parte di un terreno edificabile, per la costruzione di un nuovo centro, nel 2000. Coop Estense, che giocava in casa perché player indiscusso del mercato, avrebbe nel 2001 acquistato la restante parte del terreno, un piccolo fazzoletto di terra inutilizzabile per l’edificazione perché si affaccia su una ferrovia, per mettere i bastoni fra le ruote al concorrente che, per un decreto del comune, poteva edificare un nuovo centro solo se proprietario del 75 per cento dell’Area.
Esselunga, senza quel piccolo terreno preso dalle Coop, aveva solo il 72 per cento. E purtroppo a pagare i danni più immediati di questo scontro sarebbero stati proprio i consumatori, con un caro prezzi imposto loro dalla situazione di “oligopolio”. Il patron di Esselunga Caprotti ha denunciato gli atteggiamenti sleali di Coop anche nel libro Falce e carrello.