Le lotterie hanno sempre fatto leva su bisogni prosaici. Ma ha ragione la Gambling Commission, la commissione governativa che regolamenta scommesse e giochi d’azzardo in Gran Bretagna. C’è qualcosa di meglio su cui far leva per portare il maggior numero di persone possibili davanti agli sportelli della fortuna: è il desiderio di avere un figlio quando non arriva, che può essere davvero potente. Perciò, il premio della Ivf (In Vitro Fertilization) Lottery sarà un figlio in provetta.
In nome di una perlomeno sospetta filantropia, l’associazione To Hatch, che offre consulenza a chi si vuole sottoporsi a fecondazione, ha ottenuto di aprire le porte proprio a tutti: coppie etero o gay ma anche single. Con un trattamento di fecondazione in palio di 25 mila sterline, comprensivo di albergo e di cellulare con cui contattare il medico in ogni momento. Tutto alla cifra di 20 sterline per biglietto. Ovviamente a chi non ha partner sarà regalato anche un vasetto di sperma o un utero in affitto a seconda del sesso. Grazie a questi surrogati, poi, sono stati ammessi anche gli over 45, età massima prevista dalla legislazione inglese per sottoporsi alla tecnica.
Finalmente, come dicono tv e giornali, il braccio benevolente si fa più lungo, in barba ai più crudeli oscurantisti. Ma anche gli incassi non saranno da meno. Non importa se poi l’intervento riuscirà davvero, con trattamenti di ogni tipo, promessi all’infinito finché il bimbo non verrà. E conta ancor meno se parte del ricavato andrà all’associazione filantropica che ha avuto il buon cuore di lottare perché proprio tutti possano diventare mamme e papà. Infine, conta ancor meno il bambino, che diventa un “premio”, oggetto di un gioco.