La violenta costa mediterranea catalana, l’unità con le origini familiari legate al lavoro artigianale e una ricca fede ancestrale: ecco il terreno in cui nasce Antonio Gaudì nel luglio 1852.
Fedele a questa originalità è diventato uno degli architetti più famosi del mondo. Nel dipanarsi del tempo emerge un uomo variegato nel carattere: dandy e trasandato, forte e malato, celibe e pieno di amicizie, legato intellettualmente e religiosamente ad aristocratici, mecenati e ai suoi operai. Uscito dall’antica e prestigiosa Scuola di Architettura Llotya, inizia sotto la guida di grandi maestri progetti e disegni architettonici, costruzioni urbanistiche o industriali, ristrutturazioni di abitazioni. Dopo i 40 anni qualcosa in lui muta. Si sente incapace di fronte all’immensità del mondo, è dominato dall’idea del peccato e dell’espiazione, si fa taciturno. Ma la proposta di diventare direttore del progetto di costruzione della “Sagrada Familia”, tempio espiatorio a nord di Barcellona, gli ridà entusiasmo. È un uomo forte e tenace che deve realizzare qualcosa di grande. Cresce il suo processo creativo, i suoi successi hanno sempre un carattere religioso: si sente architetto di Dio. Nella maturità lo piega una nuova profonda crisi, ma pur subendo un peggioramento spirituale e fisico, lavora intensamente; la sua architettura diventa un “reinventare” la natura. È un maestro riconosciuto e riceve numerosi incarichi. A 54 anni il suo stato peggiora ancora: la sua dieta, il suo fervore religioso lo portano a isolarsi. Al mattino si occupa della “Sagrada Familia”, al pomeriggio della propria Confessione. È l’architetto più famoso di Spagna, tiene in cantiere lezioni universitarie. Mentre imperversano le violenze civili, la salute di Gaudì – siamo nel 1910 – lo porta dal pericolo di morte alla ripresa. Nell’estate del 1911 torna a Barcellona e riprende il lavoro. Poi si richiude al mondo e alla politica. Muoiono cari amici. La Catalogna è in rivolta. Travolto da un tram il pomeriggio del 7 giugno 1926, muore tre giorni dopo. I suoi funerali sono degni della sua immensa fama. Le ultime parole ai suoi collaboratori: «Domani venite presto che faremo qualcosa di molto bello».
Juan José Navarro Arisa, Gaudì. L’architetto di Dio, 226 pp., Paoline, euro 16.00.
Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994
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