Rimini. Preghiere e testimonianza per i cristiani perseguitati

Compie nove mesi l’iniziativa del Comitato Nazarat di Rimini: mercoledì sera 20 maggio alle ore 20 ancora una volta centinaia di persone si riuniranno nella città romagnola nella centralissima piazza Tre Martiri per recitare un Rosario di solidarietà coi cristiani perseguitati nel mondo e per ascoltare una testimonianza di prima mano su quello che sta avvenendo. Dopo sacerdoti, missionari e giornalisti che nei mesi passati hanno creato un legame di familiarità fra i partecipanti al Rosario e i fratelli nella fede perseguitati, mercoledì sera l’ospite d’onore sarà niente meno che l’arcivescovo siriaco cattolico di Mosul, mons. Yoanna Petros Mouche, costretto ad abbandonare la sua sede diocesana nel luglio dello scorso anno sotto l’avanzata dello Stato islamico. 
Per la prima volta nel corso della preghiera sarà esposta l’immagine della Madonna del Giglio, venerata a Rimini dal 1467.
Nato nell’agosto scorso per l’iniziativa di un gruppo di amici riuniti attorno a Marco Ferrini, direttore della Fondazione internazionale Giovanni Paolo II, il gesto di preghiera e testimonianza sin dall’inizio si è caratterizzato per la scelta di proporsi in uno spazio pubblico e non all’interno di un luogo di culto. A rimarcare il fatto che i cristiani nel mondo sono perseguitati a causa della valenza pubblica della loro fede e a causa dell’incidenza della loro presenza nel sociale, che imprime caratteri ben riconoscibili alle realtà civili di cui essi sono parte.

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