La Lombardia prepara una banca regionale per le imprese del territorio

Con l'infografica riprodotta qui sopra il Corriere della Sera Milano riporta oggi la notizia che la Regione Lombardia ha intenzione trasformare «Finlombarda, la cassaforte di Palazzo Lombardia» in «un istituto di credito, una banca del territorio al servizio di imprese e sviluppo». Il progetto fa parte del Piano Regionale di Sviluppo (Prs), documento di indirizzo economico attualmente in discussione al Pirellone. «Si lavorerà al progetto di passaggio a banca pubblica con caratteristiche a forte valenza territoriale e con finalità non speculativa», informa il Corriere citando testualmente il documento. L’assessore all’Economia della giunta Maroni, il leghista Massimo Garavaglia, spiega al quotidiano di via Solferino che lo scopo dell'operazione «è far circolare il massimo volume di liquidità in un periodo di stretta creditizia», e la Regione avrebbe individuato lo strumento ideale in Finlombarda, la cui attività del resto «già oggi è vigilata dalla Banca d’Italia». Anche la recente incorporazione della controllata Cestec nella holding regionale, segnala sempre il Corriere, è stata pensata in vista di questo passo.

Con l’infografica riprodotta qui sopra il Corriere della Sera Milano riporta oggi la notizia che la Regione Lombardia ha intenzione trasformare «Finlombarda, la cassaforte di Palazzo Lombardia» in «un istituto di credito, una banca del territorio al servizio di imprese e sviluppo». Il progetto fa parte del Piano Regionale di Sviluppo (Prs), documento di indirizzo economico attualmente in discussione al Pirellone. «Si lavorerà al progetto di passaggio a banca pubblica con caratteristiche a forte valenza territoriale e con finalità non speculativa», informa il Corriere citando testualmente il documento. L’assessore all’Economia della giunta Maroni, il leghista Massimo Garavaglia, spiega al quotidiano di via Solferino che lo scopo dell’operazione «è far circolare il massimo volume di liquidità in un periodo di stretta creditizia», e la Regione avrebbe individuato lo strumento ideale in Finlombarda, la cui attività del resto «già oggi è vigilata dalla Banca d’Italia». Anche la recente incorporazione della controllata Cestec nella holding regionale, segnala sempre il Corriere, è stata pensata in vista di questo passo.

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