Le uniche unioni “civili”

Gentile direttore, finalmente un uso intelligente dei muri «liberi» inventati dalla giunta Pisapia. Chissà se non si pentiranno, visto l'uso politicamente scorretto in questo caso. Qui siamo in fondo a viale Certosa,  sui pilastri del cavalcavia del Ghisallo, dove si immettono le autostrade dei laghi: vicino alla Certosa di Garegnano. Come si vede dal cartello, il muro è libero. Ci si può scrivere quello che si vuole. Ma forse la giunta arcobaleno confidava che ci scrivessero solo i loro amici writers e No Tav. 
Clemente Fioravanti

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