Famiglie e imprese italiane generose con le banche. Ma non è vero il contrario

«Italiani generosi, banche no». Oggi il Sole 24 Ore evidenzia che negli istituti di credito italiani «i depositi domestici crescono, ma il credito cala». È quanto si evince dalla lettura della tabella pubblicata a pagina 3 a corredo di un articolo che riporta le parole del presidente della Bce Mario Draghi che, parlando agli studenti universitari di Amsterdam, ha detto: «Se in alcuni paesi le banche non prestano a tassi ragionevoli, le conseguenze per l'economia sono gravi». La tabella mette in luce che, mentre i depositi di residenti italiani nelle banche italiane sono aumentati costantemente, passando da 1.122,6 miliardi nel dicembre 2011 a 1.195,4 miliardi nel febbraio 2013, i crediti concessi alle imprese sono calati, nello stesso periodo, da 894 a 865 miliardi e i crediti alle famiglie da 608 a 596 miliardi.

«Italiani generosi, banche no». Oggi il Sole 24 Ore evidenzia che negli istituti di credito italiani «i depositi domestici crescono, ma il credito cala». È quanto si evince dalla lettura della tabella pubblicata a pagina 3 a corredo di un articolo che riporta le parole del presidente della Bce Mario Draghi che, parlando agli studenti universitari di Amsterdam, ha detto: «Se in alcuni paesi le banche non prestano a tassi ragionevoli, le conseguenze per l’economia sono gravi». La tabella mette in luce che, mentre i depositi di residenti italiani nelle banche italiane sono aumentati costantemente, passando da 1.122,6 miliardi nel dicembre 2011 a 1.195,4 miliardi nel febbraio 2013, i crediti concessi alle imprese sono calati, nello stesso periodo, da 894 a 865 miliardi e i crediti alle famiglie da 608 a 596 miliardi.

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