Debiti della pubblica amministrazione. Ecco chi verrà pagato, come e quando

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto legge n. 35/2013, quello che sblocca il pagamento dei debiti della pubblica amministrazione verso le imprese, ora non resta che capire come e quando le imprese verranno pagate. Dei 90 (e forse più) miliardi di euro che la pubblica amministrazione deve alle imprese per debiti pregressi, solo 40 miliardi saranno pagati nei prossimi due anni. Le imprese più fortunate (come si evince da una tabella del Sole 24 Ore di oggi) sono quelle che vantano crediti commerciali nei confronti degli enti locali, per i quali il decreto prevede lo sblocco di 5 miliardi di euro concedendo una deroga al patto di stabilità 2013. La norma, invece, non dice nulla in merito ai debiti non commerciali. Nel caso l'ente debitore dovesse essere a corto di cassa, il decreto gli consente di accedere a un prestito a lungo termine da parte della Cassa depositi e prestiti (attraverso il Fondo liquidità enti locali che mette a disposizione 2 miliardi nel 2013 e altri 2 nel 2014). La richiesta deve essere presentata entro il 30 aprile. Più lunghi, invece, i tempi per i creditori dele regioni e del Sistema sanitario nazionale che dovranno attendere che i governatori regionali predispongano i piani di pagamento. E si tratta della fetta più grossa della torta, 22 miliardi di euro in totale: 8 miliardi nel 2013 tra Fondo liquidità regioni (3 miliardi) e Fondo liquidità Sistema sanitario nazionale (5) e altri 14 miliardi nel 2014 (5+9). Nel computo sono stati inseriti anche l'accelerazione delle restituzioni e rimborsi di imposte non dovute. A questi si aggiungono, infine, 500 milioni da parte dei ministeri. La gran parte delle procedure di rimborso che inizieranno nel 2013 è difficile che vengano portate a compimento prima del febbraio 2014. Le misure per tipologia di ente (fonte: Sole 24 Ore)

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto legge n. 35/2013, quello che sblocca il pagamento dei debiti della pubblica amministrazione verso le imprese, ora non resta che capire come e quando le imprese verranno pagate. Dei 90 (e forse più) miliardi di euro che la pubblica amministrazione deve alle imprese per debiti pregressi, solo 40 miliardi saranno pagati nei prossimi due anni.
Le imprese più fortunate (come si evince da una tabella del Sole 24 Ore) sono quelle che vantano crediti commerciali nei confronti degli enti locali, per i quali il decreto prevede lo sblocco di 5 miliardi di euro concedendo una deroga la patto di stabilità 2013. La norma, invece, non dice nulla in merito ai debiti non commerciali. Nel caso l’ente debitore dovesse essere a corto di cassa, il decreto gli consente di accedere a un prestito a lungo termine da parte della Cassa depositi e prestiti (attraverso il Fondo liquidità enti locali che mette a disposizione 2 miliardi nel 2013 e altri 2 nel 2014). La richiesta deve essere presentata entro il 30 aprile.
Più lunghi, invece, i tempi per i creditori dele regioni e del Sistema sanitario nazionale che dovranno attendere che i governatori regionali predispongano i piani di pagamento. E si tratta della fetta più grossa della torta, 22 miliardi di euro in totale: 8 miliardi nel 2013 tra Fondo liquidità regioni (3 miliardi) e Fondo liquidità Sistema sanitario nazionale (5) e altri 14 miliardi nel 2014 (5+9).
Nel computo sono stati inseriti anche l’accelerazione delle restituzioni e rimborsi di imposte non dovute. A questi si aggiungono, infine, 500 milioni da parte dei ministeri.
La gran parte delle procedure di rimborso che inizieranno nel 2013 è difficile che vengano portate a compimento prima del 2014.

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