Cina. I cristiani costruiscono croci per diffonderle «ovunque»

Il partito comunista cinese distrugge le croci e le toglie dalla sommità delle chiese? E i cristiani ne costruiscono a centinaia per diffonderle «ovunque». È questa, secondo le foto pubblicate su Weibo, la risposta di alcuni cristiani di Wenzhou alla campagna di demolizione di croci (e chiese) lanciata dal governo comunista della provincia di Zhejiang nel 2014. Circa 1.200 croci da allora sarebbero già state demolite. Per protestare contro l'attacco senza precedenti alla religione cristiana, già venerdì il vescovo di Wenzhou, Zhu Weifang, quasi 90enne, insieme a 26 sacerdoti, ha manifestato coraggiosamente e in modo inedito davanti al governo della città per chiedere la fine della campagna di demolizione. Ora un utente di Weibo ha lanciato una nuova iniziativa scrivendo: «Lasciamo che la croce si radichi nel cuore di ciascuno». Al messaggio, ha allegato diverse foto in cui si vedono cristiani costruire croci di legno e dipingerle di rosso. Padre Chen Kaihua, che insegna al seminario cattolico di Sichuan, ha invitato tutti i cristiani a unirsi al «movimento non violento di disobbedienza civile», ad appendere le croci in casa e sui propri vestiti. «Domani vedrete croci ovunque nella provincia di Zhejiang».

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