Forse è tempo che il Forum Permanente del Terzo Settore, organismo di coordinamento che «riunisce le principali realtà del mondo del Volontariato, dell’Associazionismo, della Cooperazione Sociale, della Solidarietà Internazionale, della Mutualità Integrativa Volontaria, delle Fondazioni nel nostro Paese», come recita un testo di autopresentazione, aggiorni un po’ il suo sito Internet. Perché accanto all’elenco dei Protocolli d’intesa sottoscritti dal Forum con vari ministri dei governi della passata legislatura non ci starebbe male una nota sul recente provvedimento della Regione Lombardia: Ammontano infatti a 43 miliardi di lire le agevolazioni fiscali studiate dalla Giunta Formigoni per le 5500 Onlus (Organizzazioni Non Lucrative di Utilità Sociale) lombarde ed approvate dal Consiglio Regionale nella sessione di bilancio che si è chiusa il 12 dicembre.
La cifra è ottenuta sommando le due imposte da cui saranno interamente esentate le Onlus per il 2002: l’Irap (Imposta Regionale sulle Attività Produttive) pari a 41 miliardi di lire (il 4,25% del valore prodotto), e la tassa automobilistica regionale (stimato in 2 miliardi di lire circa).
Si tratta di un provvedimento assolutamente innovativo, che non ha equivalenti nelle altre regioni: solo l’Emilia-Romagna ha approvato qualcosa di simile, ma in forma molto più limitata, tagliando l’Irap per le Onlus dello 0,75 per cento. Lo spirito del provvedimento lombardo è invece quello di superare le tradizionali forme di valorizzazione del non profit, basate sul meccanismo burocratico tassazione – spesa pubblica. In questo caso la Regione fa un passo indietro rispetto all’iniziativa della società e riconosce il valore pubblico delle attività esercitate dalle Onlus, detassandole.
«È solo un primo passo – commentano dalla Giunta – limitato sia nelle dimensioni che rispetto all’intero mondo del non profit. In attesa che in sede parlamentare si approvino provvedimenti più organici, è però quanto era possibile fare con i limitati strumenti fiscali a disposizione della Regione».
Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994
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