Caro direttore, l’Europa ha detto che siamo torturatori. E sia! Forse i poliziotti, incavolati per le botte prese durante la guerriglia urbana che hanno dovuto fronteggiare a Genova a quel maledetto G8, avevano esagerato con chi avevano trovato alla Diaz.
Qualche anno fa, i magistrati italiani hanno decapitato i servizi segreti italiani che avevano cercato di proteggerci dai predicatori d’odio (Abu Omar) che da anni imperversano nelle moschee d’Italia.
Pochi anni fa, un magistrato italiano ha fatto rilasciare dei terroristi che andavano a combattere in Siria dicendo che la guerriglia in quel paese non era da considerare terrorismo.
Tempo fa, l’ex ministro Lupi aveva indicato come atti di terrorismo gli attentati violenti dei No Tav. I magistrati non la pensano così…
E l’uomo comune cosa deve pensare? I concetti di terrorismo e tortura sono concetti variabili in base a chi li fa e a chi giudica oppure ci sono dei criteri validi per tutti?
Distinti saluti!
Padre Mauro Bazzi OFM CAPP.