Elezioni politiche 2013. Dalle urne non esce una maggioranza per il paese. Alla Camera leggero vantaggio del centrosinistra (+0,4, appena 124.407 voti), mentre al Senato nessuno ha abbastanza seggi per avere la maggioranza (158), nemmeno se il Pd di Pier Luigi Bersani riuscisse a stringere un’intesa con i montiani. Il movimento Cinque Stelle è la terza forza del paese (e alla Camera è il primo partito con il 25,55% dei voti contro il 25,41% del Pd). La Lista civica di Monti rimane molto al di sotto delle aspettative. Gianfranco Fini (Fli) è rimasto fuori dal Parlamento. Ecco i dati del Ministero degli Interni.
I risultati alla Camera.
Centrosinistra: 29,53
Pd: 25,41
Sel: 3,20
Cd: 0,49
Centrodestra: 29,13
Pdl: 21,56
Lega: 4,08
Fdi: 1,95
Movimento 5 Stelle: 25,55
Centro: 10,54
Monti: 8,31
Udc: 1,78
Fli: 0,46
Rivoluzione Civile: 2,24
Fare per fermare il declino: 1,12
I risultati del Senato
Centrosinistra: 31,63 (121 seggi)
Pd: 27,43
Sel: 2,97
Cd: 0,53
Centrodestra: 30,66 (117 seggi)
Pdl: 22,30
Lega: 4,33
FdI: 1,92
La Destra: 0,72
Movimento 5 Stelle: 23,79 (54 seggi)
Con Monti per l’Italia: 9,13 (22 seggi)
Rivoluzione Civile Ingroia: 1,79
Fare per fermare il declino: 0,91
Undici Regioni sono andate al centrosinistra (Piemonte, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Liguria, Marche, Umbria, Toscana, Lazio, Basilicata e Sardegna), sette al centrodestra (Lombardia, Veneto, Abruzzo, Puglia, Campania, Calabria e Sicilia), un pareggio in Molise e l’imposizione del candidato di una lista autonomista in Valle d’Aosta.