Ilfracombe Pier è un paesino collocato tra le imponenti meravigliose scogliere del Devon, uno degi angoli più suggestivi della Gran Bretagna. I cittadini di questo gioiello sono appena montati in rivolta, proprio per impedire che questo stupendo scorcio venga deturpato da una scultura gigantesca che verrà installata a breve sul lungomare, a firma Damien Hirst. E quando si sente il nome dell’artista inglese, la mente va subito a crani diamantati, mucche sezionate e squali in formalina. Anche questa volta la sua opera non tradirà la sua aurea orrorifica: Verity, infatti, dopo due anni di costruzione, è stata finita e installata in tutta la sua grandezza di donna incinta nuda sezionata a metà al fine di far vedere l’interno del corpo umano, con feto annesso.
HUMOUR INGLESE. Ventitré metri di statua in bronzo da cui gli abitanti di Ilfracombe stanno cercando di liberarsi, con più accanimento di quello dimostrato dagli abitanti di Norgent sur Marne, che hanno dovuto subire una statua di Carla Bruni in versione operaia. Hirst ha così spiegato il significato di Verity, «una moderna allegoria di giustizia e verità», per cercare di rispondere alle lettere di protesta che definivano il suo lavoro «qualcosa di oltraggioso, mostruoso, immorale e irrispettoso». Una cosa per cui molti cittadini hanno scritto «non un penny delle mie tasse verrà versato per questo». Secondo l’accordo tra Comune e scultore, la statua rimarrà a Ilfracombe per venti lunghissimi anni. L’inaugurazione ufficiale avverrà il 17 ottobre. Il permesso a installarla in uno dei porti principali della zona è stato dato proprio dall’amministrazione della contea del Devon. E a nulla serve la domanda del consigliere comunale James Hunt che, con un humour inglese, ha chiesto: «Perché non fare allora una scultura di un uomo nudo che mangia il suo pranzo al sacco?».