Le serie fantastiche non sono per tutti i gusti. Quando però il fantasy si mischia con il realistico, il mix che ne viene fuori può essere di gran lunga più interessante. È il caso di C’era una volta, serie della Abc in onda appena partita in Italia sul canale Fox. La storia parte da un pretesto già sperimentato in film come Chi ha incastrato Roger Rabbit? o il divertente Come d’incanto, entrambi a firma Disney e quindi decisamente orientati alla commedia. Nella serie Abc, invece, si racconta il dramma di alcuni personaggi delle favole incastrati nel mondo reale a causa di un maleficio. Il pilot si apre con la scena di Biancaneve che dorme in una teca, in attesa del principe azzurro. Ma cosa succede dopo il famoso bacio che la riporta in vita? I due si sposano, ma durante la cerimonia la Strega malvagia, da sempre invidiosa della bella principessa, scaglia una maledizione.
Biancaneve e il suo sposo disperati si rivolgono all’indovino Tremotino, rinchiuso da tempo in una cella sotterranea. Il perfido e ingegnoso gnomo gli rivela che il maleficio ricadrà su tutti i personaggi delle favole, a eccezione di Emma, la bambina che Biancaneve ha in grembo, l’unica che potrà salvarli dal terribile destino che li attende. Subito dopo il parto la Strega cattiva lancia la sua maledizione, il mondo delle fiabe scompare e i suoi personaggi vengono catapultati nel mondo reale. La loro memoria però è stata cancellata e nessuno ricorda chi fosse nella vita precedente.
La loro unica speranza rimane Emma, che non sa nulla delle sue origini e vive sola in una grande città, sognando un compleanno senza solitudine. In quello stesso istante suona alla sua porta Henry, suo figlio dato in adozione anni fa, che la trascina nel paesino sperduto di Storybrooks, dove vivono tutti i personaggi delle fiabe. Ma come farà Henry a convincere Emma ad aiutarlo per far tornare la memoria ai personaggi delle fiabe? La serie vanta un’attrice d’eccezione nei panni della protagonista Emma, Jennifer Morrison, la Cameron del Dr. House, qui in verisione sexy, altetica e superbionda. Ma non è questa l’unica nota di merito. Lo spunto di partenza sembra abbastanza avvincente, soprattutto per il senso di mistero che lo avvolge e grazie agli sceneggiatori (ex Lost), esperti nell’arte dei flashback. C’era una volta promette di non deludere per tutte le ventiquattro puntate della prima stagione che, scommettiamo, non sarà l’ultima.