Un centrodestra unito con Forza Italia, Nuovo centrodestra e Udc si aggiudicherebbero la Camera. Lo dice oggi sul Corriere della Sera Nando Pagnoncelli che ha svolto, in base a un sondaggio Ipsos, una simulazione che darebbe tale risultato, anche se vanno fatte alcune premesse. Si parte, intanto, da un dato di fatto. Pierferdinando Casini in un’intervista ha detto che il progetto di un partito di centro è fallito e ha fatto capire di volersi riavvicinare e alleare col centrodestra. In base a questo presupposto, Pagnoncelli fa notare che, posto che si voti con l’Italicum, posto che ci si basa oggi su sondaggi che potranno mutare (e di molto) domani, posto che ancora non esiste un’alleanza fra Fi-Ncd-Udc e posto che, aggiungiamo noi, Casini porti con sé tutti i voti del suo partito, allora il centrodestra unito raggiungerebbe il 37,9 dei consensi. Questo significherebbe che, avendo superato la soglia del 37, si aggiudicherebbe il premio di maggioranza, senza dover ricorrere al ballottaggio.
Nella simulazione di Ipsos, infatti, i numeri sarebbero così divisi:
Pd: 33,5
Sel: 2,2
Altri: 0,3
Totale centrosinistra: 36 per cento
Fi: 23,2
Ncd: 6
Lega: 3,2
FdI: 2,2
Altri: 0,2
Udc: 3,1
Totale centrodestra: 37,9
Scelta Civica: 2,3
M5S: 20,7
Pagnoncelli formula così due diverse ipotesi. Nella prima, con centrodestra unito, questo prenderebbe 326 seggi (259 Fi e 67 Ncd, nessuno l’Udc di Casini che, quindi, pur essendo indispensabile per la vittoria, non avrebbe nessun deputato eletto), il centrosinistra 185 (tutti al Pd) e 106 il M5S di Beppe Grillo.
Nella seconda ipotesi, invece, con l’Udc alleato col centro accadrebbe che si andrebbe al ballotaggio tra centrodestra e centrosinistra (Sc + Udc rimarrebbero fuori dalla Camera non avendo superato lo sbarramento del 12 per cento).