Pace in Terra Santa, le occasioni e l’occasione
"Due popoli, due Stati", al momento, è impossibile. Gli accordi di Oslo sono solo un ricordo. Sono piccoli ma potenti i segni di una "speranza contro ogni speranza"
"Due popoli, due Stati", al momento, è impossibile. Gli accordi di Oslo sono solo un ricordo. Sono piccoli ma potenti i segni di una "speranza contro ogni speranza"
Mentre la Russia spinge al massimo la sua macchina bellica, l'Occidente ha esaurito gli arsenali e non riesce o non vuole aumentare la capacità produttiva. Per sostenere Kiev «whatever it takes» gli appelli non bastano più
Il soldato ucraino ha ricevuto l'ordine di ripiegare e di «abbandonare i feriti» quando le vie di fuga erano ormai sbarrate. La rotta caotica è costata un migliaio di uomini. L'accusa ai vertici militari: «Ci hanno abbandonato». L'Occidente critica: «Non si combatte così»
A nord di Israele il rumore dei cannoni si fa ogni giorno più forte, con scambi di "messaggi" tra l'esercito israeliano e Hezbollah. Intanto Netanyahu ha segnato sull'agenda una data: 10 marzo, inizio del Ramadan
Anche i principali paesi arabi sono pronti a negoziare con Israele una soluzione definitiva alla questione palestinese per tagliare i tentacoli a Hamas, Iran e Fratelli Musulmani. Un’occasione da non perdere
L’oppositore politico assassinato il 16 febbraio ha guidato dal 2011 al 2024 la protesta di popolo contro il sistema corrotto e oligarchico che si è consolidato attorno a Putin. Con la sua morte si conclude il trentennio post-sovietico
Paul Bhatti, ex ministro e attivista, spiega a Tempi come le autorità si sono spese per rendere giustizia ai cristiani di Jaranwala dopo le violenze del 16 agosto 2023: «Restano diversi problemi, ma alcuni segnali ci permettono di sperare»
Turchia e Iran si contendono l'egemonia dell'area, Mosca allenta la presa perché impegnata in Ucraina. E Armenia, Azerbaigian e Georgia "diversificano gli investimenti" in politica estera. Scenario
La vicepresidente più impopolare della storia degli Stati Uniti si dice pronta a sostituire il presidente democratico se non dovesse essere più in grado di guidare il paese. Ma da quando è stata eletta ha sbagliato tutto
Il caso Harvard ha mostrato all’America come una certa idea di lotta alle discriminazioni finisce per giustificare il razzismo peggiore
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